DALLA PARTE DI SANNA MARIN

Stavolta lo scandalo non sembrerebbe riguardarci, sembrerebbe una faccenda tutta finlandese, ma a quanto pare il mondo intero si sta immedesimando visceralmente, ed eccoci così tutti quanti a giudicare il comportamento di Sanna Marin, la giovane premier (36 anni) fino all’altro giorno venduta sul mercato globale come fulgido modello di politica avanzata e modernista, un esempio invidiabile, altro che i i babbioni inamovibili di tanti altri Paesi, vedi tanto per dire l’Italia.

Da quando i social hanno diffuso il filmato in cui la premier fa festa tra amici, ciascuno ha preso posto sul pulpito e ha emesso la propria sentenza. In maggioranza, pollice verso e condanna accigliata: ma come si fa, riveste un ruolo istituzionale, anche i suoi comportamenti in privato dovrebbero essere adeguati, nel segno di serietà e sobrietà (passare una serata tra amici non è serio, forse).

Messa in croce, in attesa di lapidazione talebana, lei cerca di dare spiegazioni logiche, che male faccio se la sera trascorro qualche momento con la mia compagnia. Il moralismo parruccone la dipinge come una specie di Messalina nordica, ma in realtà nel video si vedono solo ordinarie scene di stupidismo cameratesco, come in tutti i gruppi di amici, dalle cene di classe ai raduni alpini.

Eppure, la Marin arriva anche al punto di accettare i primi processi sommari, cominciando da quello che insinua l’uso di roba pesante, in quella serata. “Ho fatto il test antidroga, non ho niente da temere”, si difende mezza disperata. In attesa dei risultati di questo decisivo test – non risulta la prova del palloncino – la gente mormora. Comunque.

Spettacolare il “Corriere.it”, che pubblica subito sotto la testata un nuovo documento  , presentandolo con i soliti toni del clamoroso e dell’esplosivo: “Spunta un secondo video: Sanna balla con un uomo”. Acciderboli, lo scoop: una donna balla con un uomo. Due o tre punti esclamativi, almeno.

In attesa di vedere se anche le mitizzate democrazie del Nord – mitizzate da noi provinciali – arriveranno a far cadere una premier per banalissime questioni da ballatoio, passando sopra e oltre la primaria questione se sia brava o negata come premier, nell’attesa almeno noi italiani dovremmo uscire dalla discussione e scendere dal pulpito.

Personalmente, a me per esempio fa più impressione un premier vegliardo che assieme ai suoi amici vegliardi organizza festine in casa con ragazzine minorenni. Che una premier giovane venga sorpresa in atteggiamenti e comportamenti da giovane, non mi scatena grosse indignazioni. A dirla tutta: sono ben felice di vedere che una giovane fa la giovane. Anche perchè sono ancora scosso per la Pivetti che a trent’anni faceva la presidente della Camera con una postura da far sembrare Nilde Iotti una teen-ager.

Il problema, evidentemente, sta ancora una volta nella nostra ipocrisia generale: noi da decenni non facciamo che proclamare la necessità di rinnovare la politica, di dare spazio ai giovani, di mandare a casa i Matusalemme. Una volta è comparso persino un tizio che parlava apertamente di rottamarli. Se poi esiste un Paese che ha il coraggio di affidare davvero la grande politica a una giovane donna, in tanti partono subito con l’anatema contro il ballo tra amici, neanche l’avessero sorpresa a mutande abbassate in un rave-party.

I trinariciuti nostri sono magnifici: vogliono i giovani in politica, ma li vogliono vecchi.

Un pensiero su “DALLA PARTE DI SANNA MARIN

  1. Fabio dice:

    Caro Cristiano i nostri politicanti fanno schifo, come il nostro sistema elettorale: nessuno si chiede perché il 60% degli Italiani non andrà a votare, anzi, ci starà la guerra per reclamare la maggioranza del nulla….Vomito !!

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