BERSANI, UN SUCCESSO DA 34MILA MORTI

di TONY DAMASCELLI – Pier Luigi Bersani è una brava persona. Non so bene che cosa significhi, però di lui si usa dire questo e basta e avanza per inquadrare il tipo e, insieme, la cilindrata politica. Ogni tanto anche le brave persone, prescindendo da dove provengano e dove siano collocate, sparano una stupidata. Per esempio il Bersani si è lasciato andare a questo: “Con il centrodestra al potere non sarebbero bastati i cimiteri”.

La frase è un pugno in faccia o in altra parte del corpo, a scelta. Innanzitutto perché pronunciata appunto da una brava persona e poi perché il Bersani ha avuto un vuoto di memoria, dimenticando i 34mila morti che, come si dice, al momento di andare in onda rappresentano il nostro monte sconfitte, non proprio una bandiera da esibire e sventolare.

Speculare o fare propaganda su una tragedia nazionale, europea e mondiale significa abbassarsi a livelli che lo stesso Bersani, di solito, non frequenta se non in fase comiziale o di ex festa dell’Unità, pure questa ex.

Parole cattive, pensieri inutili, robaccia da lasciare a certo becerume degli avversari o alla stessa volgarità di certi tovarish di partito. Che peccato. E dire che un illustre politico, nemmeno tanto tempo fa, annunciò: “Siamo qui da vent’anni, è ora di toglierci dai…”. Parola di Pier Luigi Bersani.

2 pensieri su “BERSANI, UN SUCCESSO DA 34MILA MORTI

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Tony Damascelli,
    pur essendo di tutt’altra idea politica (idea sta anche per “ideale”, ovvero finalità della politica ) , ero e rimango dell’opinione che il Bersani popolarnazionale sia un buon uomo.
    Non un GALANTUOMO.
    Quello , si dice ed a mio avviso è una certezza, è solo IL TEMPO.
    Non fa distinzioni di sorta, passa (inesorabile o com’è giusto, fate vobis) per tutti, e di solito NON ci rende MIGLIORI.
    Oltre a privarci degli ANNI più belli , ci toglie anche i NEURONI più BUONI. Casualmente, fa pure rima.
    Altrettanto casualmente mi sa tanto che quel buon uomo di Bersani ne sia già stato depredato.
    A questo punto, più che la comprensione, s’impone la compassione.
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

  2. Orfeo Benaglia dice:

    Sta di fatto che almeno in bergamasca anche con i pronto soccorso pieni di gente che soffocava non si voleva chiudere le fabbriche. Lo ha detto anche il sindaco Gori che gli telefonavano alcuni imprenditori chidendogli se era proprio necessario fermare la produzione. Convincerli non è stato facile. Solo davanti ad una situazione catastrofica di morti e sirene delle ambulanze è stata decisa la fermata. Comunque parziale perché alcune fabbriche non hanno chiuso.
    Non so se parole di Bersani sono state una iperbole ma una certa destra e una certa confindustria non voleva fermarsi e alcuni non si sono fermati.
    Se poi non chiudere avesse provocato più morti o no ognuno è libero di credere quello che vuole.
    Forse si riferiva a questo Bersani?

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