ANCHE I GENITORI CHE FUMANO INSEGNANO MOLTO

Racconto spesso ai miei pazienti una storiella vera, allo scopo di ricercare sempre l’aspetto positivo in quello che ci accade.

I miei genitori erano entrambi accaniti fumatori e questo buono non era, soprattutto per loro. Circa 50 anni fa non c’erano le attenzioni salutistiche di oggi e quindi fumavano in cucina, in camera da letto, praticamente ovunque. Attribuisco a questo, all’aver respirato nicotina da bambini, il fatto che né io né i miei fratelli abbiamo mai fumato. Tre figli maschi che in tutta la vita avranno fatto sì e no una decina di tiri di sigaretta da ragazzi. Al massimo qualche canna, ma tabacco nulla. Se non è un primato, poco ci manca.

Io me la racconto così: dipende dal tabagismo dei miei genitori se nessuno di noi tre ha mai subito il fascino delle sigarette. Ovviamente non c’è nessuna prova scientifica che sia davvero così, ma mi sembra in ogni caso credibile e io ne sono davvero convinto.

Perché lo racconto ai miei pazienti? Per dire che in fondo i miei genitori sono stati bravi ad escogitare un metodo efficace per evitare che i figli fumassero. Certo, sul piano consapevole è improbabile che sia stato davvero così, ma gli insegnamenti possono giungere anche attraverso percorsi improbabili.

Piuttosto che recriminare sulle colpe e i difetti altrui, mi sembra più saggio provare a rintracciare gli elementi positivi all’interno di un’esperienza pure dannosa o negativa. Quasi tutte le vicende umane, con pochissime eccezioni, possono contenere fattori positivi per migliorare la propria vita e la propria consapevolezza. Provare ad utilizzare questi, cercando insegnamenti utili in ciò che ci accade, senza perdere tempo a lamentarsi per quello che non va, mi appare sempre un buon suggerimento. I saggi scorgono opportunità dove altri vedono solo problemi.

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