Però, approdato in Rai con la brigata della “Bobotv”, improvvisamente il rivoluzionario barbudo e gli altri della barricata si sono trasformati in pecorelle, non certamente smarrite ma ben retribuite da quei circensi che gestiscono l’emittente di Stato.
Mi sarei aspettato tuoni e fulmini, attacchi feroci ad allenatori e calciatori, alla Fifa, agli arbitri, con il linguaggio libero, da vincoli e dalla grammatica italiana. In un’altra vita, magari. Tengono famiglia pure loro, a quanto pare.
Ma Rai tira diritto, ha fatto scelte editoriali bizzarre, la direttora-direttrice del settore sport ha aggredito la Fifa per avere portato il mondiale in Qatar, dimenticando però che la stessa Rai ha versato soldi pubblici in numero di 170 milioni per usufruire in esclusiva dei diritti di trasmissione. Dunque è tutto in linea, la confusione regna sovrana. E non cambiate canale.