MASSIMO SEGRE E CRISTINA SEYMANDI, I NUOVI MOSTRI

Qui siamo ben oltre le comiche e le pantomime, ben oltre le maschere e i trucchi, qui non c’è più bisogno di Dino Risi e dei suoi Mostri, neanche di Totò e le sue maschere pirandelliane, in questa storia di fine estate che ancora divampa c’è il calore di un storia rovente che non accenna a spegnersi, anzi arde e ci porta via, manco fosse scritta da Fruttero e Lucentini, Marcello Marchesi o Longanesi, Mario Monicelli o Suso Cecchi D’Amico. Neanche Alberto Sordi o Carlo Verdone, tutt’al più Jerry Calà.

Nessuno Mostro, nessun Totò e nemmeno Troisi, siamo al varietà, alla rivista di Macario, con le sue ballerine piene zeppe di lustrini. È l’estate di Massimo Segre, che non ha più segreti. E di Cristina Seymandi, stay foolish. Folle come questa estate, come questa storia da rotocalco che è finita sui quotidiani e nel nostro quotidiano.

Non m’interessa sapere chi ha ragione, non è ragionevole. Segre sa, Seyfoolish nega. Lui racconta, lei nega. Lui rivendica, lei nega. Lui dopo le corna denuncia un presunto passaggio di 700 mila euro da un conto che hanno in comune, lei nega. Lui scrive poesie, lei fa scrivere agli avvocati.

Dalle lussuose feste in collina al tribunale è un attimo. Udienza fissata per martedì 22 agosto. Gli ex piccioncini oggi sono galletti con tanto di speroni accuminati, pronti alla battaglia, ma con discrezione e con garbo, sono di Torino, boja fàuss.

Il primo round: la Seyfoolish avrebbe trasferito la cifra di 700 mila euro su un suo conto privato senza avvisare l’ex compagno. Deve rispondere di “inaudita altera parte”, anche se il presunto trasferimento di denaro effettuato nel marzo 2023, ben quattro mesi prima della serata del 27 luglio nella quale di fatto si interruppe la convivenza, a detta della Seyfoolish è avvenuto con la benedizione del suddetto Segre, che sa e sapeva.

Però, per il “Corriere”, il conto è bloccato. Segre sa, Sayfoolish nega e grida al «femminicidio mediatico». Ma in questa storia di nuovi Mostri che neanche Risi o Verdone, neanche Totò o Peppino ma tutt’al più Macario, quello che lascia interdetti non è la storia del party scandalo o della lettera, dell’anello sparito o dei soldi trasferiti da un conto all’altro, è dato dai tempi. Quattro mesi fa il presunto movimento dei 700 mila euro e dopo quattro mesi, ineffabili sia il Segre che sa, sia la Sayfoolish che nega, decidono in ogni caso di fare festa. Lui sa, lei no. Lui legge, lei ascolta. Lui ha gli zebedei pieni che gli girano ad elica, lei è un muro di gomma. Lui non la porterà all’altare, ma in tribunale. Lei sa che qualcosa non torna, ma nega l’evidenza e ineffabile va al party, perché così fanno i signori. Che tempra, che fisico, che cotenna!

Ecco, e qui sta il punto. Prima della data del matrimonio c’era già quella della prima udienza. Ma chi sono, Mostri? No, temo che questa storia sia molto più banale. La verità è che non possiamo capire. Loro sono di un altro rango, altro censo, sono esempio di stile e di maniere. Se avete notato, ad oggi nessun rutto. Non è una commedia dei Vanzina, ma nemmeno un film di Dino Risi, che con i suoi Mostri non seppe arrivare a tanto.

3 pensieri su “MASSIMO SEGRE E CRISTINA SEYMANDI, I NUOVI MOSTRI

  1. VANDA ANNA BAYSLAK dice:

    Ahahaha Ahahaha Ahahaha Ahahaha Ahahaha Ahahaha Ahahaha Ahahaha Ahahaha
    Ma quanto ci può cambiare la vita la storia di questi due ricchi ma scostumati? Il saggio detto: ” I panni sporchi si lavano in casa” resta sempre in auge.

  2. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Dott. Stagi ,
    Lei cita il Principe De Curtis , in arte Totò.
    Grande artista e gran persona.
    Sbaglierò, ma avrebbe liquidato questa storiella estiva con un esaustivo …” MA MI FACCIA IL PIACERE …!” .
    Cordialità.
    Fiorenzo Alessi

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