Troppo gentile, troppo educato, troppo diverso dal resto delle ciurma. Così era Umberto Colombo che ha salutato la comitiva dopo anni ottantotto vissuti tutti su quella nuvola bianca che è stata la sua carriera di calciatore e poi di uomo assolutamente normale. In verità si era dato alla tivvù, come opinionista sulle emittenti lombarde, milanesi e bergamasche, riuscendo tuttavia a non confondersi nel trogolo di […]