SE I COLPACCI DI SANREMO SONO I COMICI E LE SMUTANDATE

Fermate le rotative: Checco Zalone a Sanremo.

Il Festival lancia lo scoop, non un cantante, non un musicista, non un asso mondiale della melodia, ma un attore comico, uno di quelli che, cambiando nome e cognome, Luca Medici puzzava di project manager, si è fatto una carriera e un conto in banca.

Eccola la grande novità della rassegna canora, come si usa dire e scrivere, anche se della rassegna canora non frega una cippa a nessuno, vogliamo sapere chi mostrerà coscia con o senza farfallina, chi molesterà il governo, chi ci regalerà risate a crepapelle.

Cinque serate magiche, mica quelle dell’elezione del capo dello Stato, ma tutto Sanremo str.. per str.., asterischi, minutaglie spacciati per grandi notizie di giornata.

Il colpo di Amadeus di portare sul palco il pugliese sta eccitando le redazioni spettacoli dei giornali, quelle che esibiscono nella settimana festivaliera un ego che nemmeno Zlatan saprebbe.

Pare che lo stesso Ibra rimetterà piedi all’Ariston, dunque il circo si prepara, venghino, signori, venghino, più gente entra più bestie si vedono, ma questa è una battuta vecchia, il festival è roba fresca. Come no.

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