SBRACANDO E SBARACCANDO, VINCE SEMPRE BOBOTV

La cosa aveva senso. L’intuizione di Bobo Vieri era avvenuta durante il lockdown del 2020, quando si era inventato dirette Instagram con ex colleghi e amici: incontri online capaci di catturare decine di migliaia di spettatori e poi di followers.

Bobotv, nata dopo l’esperienza ad personam, aveva radunato in videochat tre ospiti fissi: il lirico Lele Adani, l’impomatato Nicola Ventola e il pierino Antonio Cassano. Tra citazioni, aneddoti e giudizi tranchant, con un linguaggio sovente triviale, l’appuntamento di nuovo raccoglieva seguito e sponsor.

È un modo social, in fondo non troppo diverso da molte piazze di camalli che popolano gli studi di canali privati e nazionali, con personaggi anche più patetici e illetterati dei magnifici tre di Bobo.

Sul web fanno proseliti tette e tatuaggi: nessuna sorpresa che abbia avuto successo il format del raduno di quattro ex calciatori con la forza, in definitiva, di essere liberi, liberissimi nel giudizio e appunto nel lessico.

Liberi anche noi, libero anche il pubblico, di seguire o non seguire, applaudire o vomitare: è il bello della diretta e della democrazia. Una volta il trash in tv era disprezzato dai benpensanti, ma premiatissimo dagli ascolti: tutti negavano di seguire Biscardi o Malgioglio, ma l’audience li gratificava regolarmente. E francamente a BoboTv, piacesse o meno, era trash solo la lingua italiana di Cassano: l’impalcatura stava in piedi.

La conclusione della favola, approdata su Twitch, dove ha segnato il suo boom, è molto meno apprezzabile. Lo “scioglimento” della squadra di BoboTv (nel frattempo approdato su RaiPlay, per dire…) sta proseguendo a colpi di accuse e motivazioni cruente tra di loro, dall’esterno ancor meno comprensibili dell’illetterata arroganza di Cassano: è stato lui, no è colpa sua, mi hanno lasciato solo, lui ci ha scaricati. La patetica querelle sta perdendo una elle e minaccia di sfociare in querele.

Io non sono mai snob davanti al gossip o a temi leggeri: la gente scappa da drammi e nefandezze rifugiandosi nel frivolo, se così non fosse nemmeno io potrei andare da anni a parlare di calcio su canali e in programmi che scivolano spesso nella zuffa. È la loro benzina, capace di sopravanzare la pacatezza delle analisi accendendosi d’improvviso.

Sta di fatto che chi fa spallucce e scuote la testa, preferendo Thomas Mann, SkyArte o History Channel ai circhi umani, deve prendere atto che ancora una volta i vincitori sono loro: Bobo, appunto, ha attraccato la nave in Rai e la scialuppa degli altri tre promette una ripartenza offshore a breve. Sarebbe stata più elegante una stretta di mano, ma vuoi mettere i likes e gli ammennicoli (soldi compresi) con questo interminabile scambio da Dinamite Bla?
(P.S. Dinamite Bla è un personaggio dei fumetti di Walt Disney, creato da altri autori, che sparava a chi si avvicinava a casa sua, compreso Paperino. Era la parodia dei montanari nordamericani che odiano la città. Lo conosco perché, tra un Thomas Mann e uno SkyArte, ho letto Topolino fino a 20 anni).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *