Siamo un Paese libero, fino ad oggi, finché si può, alla vigilia della nostra festa, quella di una Repubblica un po’ affaticata, che soffre e s’interroga. Ma questo Pappalardo che di nome fa Antonio e come Totò chiede voti (vota Antonio vota Antonio…) arriva ad organizzare manifestazioni arancioni in una ex zona rossa, gridando la propria rabbia all’indirizzo di un Governo complice e baro, che ci ha fatto credere che c’è un virus che nella sostanza non c’è mai stato. È una fake news, dicono. Una messa in scena, una trovata da strategia della tensione. Il Covid non c’è, non c’è mai stato e mai arriverà. Questo hanno gridato ieri i gilet arancioni in una trentina di città italiane, chiedendo strada, voti e il via libera, quindi il verde, ma per il momento sono stati stoppati con verbali e segnalazioni alla questura.
Tutti schedati, spero. Tutti segnalati alle autorità, uno per uno. E se fosse per me, questi seguaci di Pappalardo Antonio, ex carabiniere, sindacalista, generale, parlamentare, capopopolo con il movimento dei Forconi, che ha scelto di imboccare la strada della protesta di piazza, dovrebbe non solo essere multato o schedato, ma anche inserito in una speciale scheda di proscrizione, da distribuire a tutti i nosocomi d’Italia. Se mai questi benpensanti dovessero essere colpiti da Coronavirus, non stiamo a perder tempo: per loro non esiste il Covid, per noi non esistono loro.
Curioso che chi per lavoro ha difeso la Costituzione e l’ordine pubblico sia il leader di un movimento che proprio delle leggi se ne frega … Personalmente caro Pier Augusto, Pappalardo, quello originale non mi è mai piaciuto, figurati questo quanto mi può stare sull’anima!!!
Parole sante ….. come si fa a non condividere ?!?
Bravo ???