PERCHE’ NON SI PARLA MAI DELLE ALTRE 1999 EMANUELE ORLANDI?

Si sa, o meglio, si parla di Emanuela Orlandi e mai di Mirella Gregori, una ragazza italiana di 15 anni scomparsa il 7 maggio 1983 a Roma. L’avvenimento fu collegato alla sparizione di Emanuela, cittadina vaticana anch’ella quindicenne, che scomparve un mese e mezzo più tardi. Nessuna delle due ragazze è stata mai ritrovata. Questo è l’enunciato. Ma quante sono le Mirella Gregori? Sono casi isolati o ce ne sono stati altri che non sono assurti agli onori delle cronache e, soprattutto, perché?

Dagospia prova a darci degli elementi di riflessione, che difficilmente si trovano su altri giornali, anche se sporadicamente studi e inchieste sulla sparizione di queste ragazze sono stati fatti. Si parla sempre del caso di Emanuela Orlandi, mentre nessun rigo viene dedicato “alle scomparse d’Italia”, a queste ragazze che finiscono nel nulla. Non sono poche e i numeri sono da far raggelare il sangue.

Il giornale online diretto da Roberto D’Agostino confeziona un servizio di ricostruzione con uno dei suoi proverbiali distici al vetriolo che introducono senza tanti indugi all’argomento: «Non sarebbe ora di ammettere che il Vaticano non ha mai avuto nulla a che fare con Emanuela Orlandi?». Boom!

Poi passa alla ricostruzione, con tanto di dati e numeri, che lasciano interdetti. «Prendete come centro la Basilica di San Pietro – scrive Dago -, tracciatevi intorno una circonferenza di un chilometro e mezzo: tra maggio e giugno del 1983, da dentro quel perimetro, sono scomparse sedici ragazze, tra le quali Emanuela Orlandi, con un’età tra i quattordici ed i diciotto anni. Nessuna di loro è mai stata ritrovata, ammesso che qualcuno le abbia cercate per davvero».

Ma non è tutto: «Se appena appena si allarga il cerchio, ma neanche più di tanto, e vi si aggiungono due o tre quartieri limitrofi, dal 1982 al 1983, lo studio accerta che “nell’area geografica presa in considerazione i casi salgono a 34, tutte ragazze con una età media di 15,7 anni. Nessuna è mai stata ritrovata».

Dago spiega e porta dati e pezze giustificative. I dati sono stati verificati di recente da uno studio dell’agenzia specializzata NeuroIntelligence e condotta dai criminologi Franco Posa e Jessica Leone su incarico dell’avvocato penalista Valter Biscotti. I dati sono pubblici e sono stati riportati da servizi dell’Ansa.

Inoltre si ricorda che il 1° agosto 1983 sul settimanale “Panorama” uscì un articolo a firma Marina Bussoletti e Bruno Ruggiero dal titolo “Emanuela e le altre” nel quale, partendo dal caso Orlandi che aveva già conquistato la ribalta mediatica, ci si soffermava sui duemila (2000!) minorenni spariti in Italia, quell’anno, fino a quel momento, “in maggioranza ragazze”.

Il caso Orlandi, lo chiamano: forse è il caso di cominciare a spiegare del perché si parli solo di lei.

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