MUGHINI VS. SGARBI, I PENOSI ENERGUMENI DE CULTURA

Era prevedibile: un ex di Lotta Continua non può scendere a patti con un ex candidato del Piccì. E poi chi vi ha detto che certe risse possono capitare soltanto agli ultras, agli emarginati, ai reietti, ai poveri di spirito, agli ignoranti?

Mughini Giampiero, di anni ottantuno, e Sgarbi Vittorio, vicinissimo ai settanta, appartengono alla nobile categoria degli intellettuali raffinati, colti, eruditi, studiosi di arte varia, eppure il loro sangue ha temperature diverse dal cervello, quando si infervorano si affiancano alla ciurma di cui sopra, passano dalla provocazione all’insulto, imitano i curvaioli da stadio “se vengo di lì ti faccio un coso così”, sparano frasi da trivio, agitano le braccia, muovono le mani, se le danno.

E’ accaduto al Costanzo Show che in quanto show prevede ogni tipo di spettacolo. Il tema della puntata era, ça va sans dire, la guerra, all’evento televisivo partecipavano anche Cruciani Giuseppe, Carrisi Al Bano con figlia Jasmine, Zanicchi Iva e tra gli altri Bonolis, Laurenti, Cuccarini, Columbro e Alessio Sakara, noto, occhio alla specializzazione, come artista marziale misto.

Lo scontro imprevisto, si fa per dire, non ha coinvolto né il Sakara, né il Cruciani, avvezzi alla baruffa, uno per sport l’altro per furbizia, ma ha visto al centro del palcoscenico i due letterati, ed è scoppiato quando Mughini ha interrotto la parola e il pensiero di Al Bano su Putin, le sanzioni sugli sportivi eliminati da tutti i tornei e se fosse giusto andare a cantare per il leader russo, ammonendolo con superiority complex culturale: “Gli esponenti di musica leggera non devono parlare di politica”.

Il salentino cantante stava per reagire, quando il ferrarese critico d’arte ha preso le sue difese, alzandosi dalla poltroncina e qui sono volate le peggio cose, che Al Bano ha definito “da bar di periferia”. Perché mai di periferia? La magica dimora di Mughini sta a Monteverde Vecchio e/o Gianicolense, che sarebbe un quartiere residenziale attorno a Villa Doria Pamphili, e la casa di Vittorio Sgarbi risulta in via dell’Anima, con affaccio su Navona. A smentita della periferia con tutti i suoi bar peggiori come a Caracas, i due sono andati ai materassi (cfr “Il Padrino”), Mughini ha fatto partire un destro nell’aria, Sgarbi è finito per le terre, travolgendo alcuni dipinti posti in esibizione, il piccolo Al Bano e la strapotente Iva imponevano il break dividendo a fatica gli energumeni, dinanzi ai quali addirittura il Cruciani, uno da battaglia sicura, è apparso stupito e passivo.

La contesa è andata in onda su Canale 5, tanto per trasmettere un messaggio di pace in un momento così delicato. Mughini ha commentato alla siciliana l’episodio: “Le foto pubblicate sul sito di Dagospia non rendono conto di quanto è realmente accaduto. Tra noi due si è trattato solo di diverse sfumature di pensiero e di parola e semmai di tono della voce, quanto a qualcosa che mi pare attenesse alla guerra in Ucraina e ai suoi infiniti e drammatici annessi connessi. Nient’altro che questo”.

Mancava un baciamo le mani, ma Sgarbi ha chiarito in maniera opposta: “Sono esterrefatto, è la seconda volta che sempre lui vuole passare alle mani. Io sono un noto polemista verbale ma mi fermo a quello, fosse anche per un senso estetico…”.

Fine della trasmissione, consigli per gli acquisti. Comunque, meglio i bar di periferia.

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