I tribunali non servono, men che meno i giudici e le indagini: la prossima, volta in assenza di prove, come in questo caso, lasciamo decidere all’offeso. Proprio un bel modo di intendere la giustizia, di farsi giustizia, sommaria purché ci sia un colpevole riconosciuto e soprattutto quello lì, quello con il viso pallido. Poco importa che ci fosse solo la parola di Juan Jesus contro quella di Acerbi. Poco importa che non ci fosse un’immagine che una a supporto. Un’intercettazione ambientale, un movimento labiale, un delatore, un compagno di squadra o un avversario, un arbitro o uno dei suoi assistenti. Nulla. Sul nulla, però, si doveva decidere. Si doveva elevare a colpevole Francesco Acerbi. Questo è quello che tutti si attendevano e che molti chiedevano.
Io e molti altri no.
Ho solo un dubbio, da juventino, lo dico apertamente: se Acerbi fosse stato un giocatore della Juventus allora sì che sarebbe scattata, anche senza prove, perché quelle si trovano e si fabbricano con dovizia di particolari alla bisogna. Se avesse vestito la maglia a strisce bianconere sarebbero saltate fuori anche le intercettazioni, statene pur certi. Sono obnubilato da fantasmi e schiacciato dalla sindrome di Calimero? Pensate davvero che faccia parte di quella minoranza etnica che considera la terra piatta? Ritenete in ultima istanza che l’intelligenza artificiale abbia preso già il sopravvento sulla mia? È molto probabile che tutto ciò sia accaduto, ma sono altresì certo che se Acerbi fosse stato un giocatore della Juventus non l’avrebbe passata liscia. Non vivo in un mondo parallelo e nemmeno in una realtà virtuale, basta osservare la realtà.
Ciao Pier scusami se ti dò del tu. Io sono milanista ma penso che tu abbia ragione. Se fosse stato juventino sarebbe stato sanzionato. Ma oggi come ieri il mondo è cambiato. Non so se in meglio o in peggio. Me lo chiedo spesso.
Anche se fosse stato milanista