L’ITALIA DOVREBBE CHIEDERE SCUSA A GENTILE

Claudio Gentile ha concesso un’intervista a “Repubblica”, a firma Maurizio Crosetti. Come accade con certi fogli illustri, le parole dell’intervistato hanno una eco molto superiore a quella registrata per altre interviste uguali già rilasciate dallo stesso Gentile Claudio per altri giornali. Ma non è questo il punto anche se.

Anche se la verità vera non è stata scritta e allora provo a farlo io. Alla vigilia della partita contro l’Argentina, siamo a Barcellona, mondiale del 1982, Enzo Bearzot studia la tattica per affrontare i sudamericani e prova a pensare alla marcatura di Maradona. Erano i tempi in cui il 4 marcava il 10 e il 2 controllava l’11, dunque Gabriele Oriali era l’uomo da copione chiamato all’impegno contro Diego. Ma l’interista non era un cuor di leone e prese a tremare all’idea, dunque fece intendere di preferire dirottare l’attenzione in altra zona, veniva automatica la richiesta al “libico”, a Gentile, nativo di Tripoli: ”Te la senti?”, chiese il Vecio Enzo. “Sono qui, che problema c’è”.

Claudio Gentile concesse il bis con un altro dieci, Zico. Questo per quanto riguarda Spagna’82.

Vengo allo stile raffinato dei federali. Gentile è stato l’ultimo cittì ad avere conquistato medaglie e trofei con la Under 21, scoppiata Calciopoli fu contattato dalla Juventus per sostituire Fabio Capello che era passato al Real Madrid. Gentile, in modo corretto ed educato, riferì la trattativa a mister Rossi, commissario straordinario della Figc in tempi di tsunami giudiziari. Gli risposero, anche tramite Demetrio Albertini amico di tutti e di nessuno, che ci sarebbe stato un sicuro ruolo importante in Nazionale e che, dunque, l’offerta juventina andasse rifiutata.

Così avvenne, Gentile declinò l’invito della sua Juve, ma i federali, alcuni giorni dopo, ingaggiarono Casiraghi come nuovo cittì e chi se ne fotte di Gentile. Il quale, avendo la fedina professionale pulita e senza aver mai dato retta a corruzioni anche dall’interno della federazione, per le convocazioni di questo e quello (con relativo aumento della valutazione di mercato), restò solo e disoccupato, senza che nessuno si occupasse di lui, non avendo nemmeno lo straccio di un procuratore o affine.

Così la vita è proseguita da reduce e sopravvissuto a quel Mondiale bellissimo e alla grande Under 21 vittoriosa, fino a lui reggente. Il resto sono balle.

Un pensiero su “L’ITALIA DOVREBBE CHIEDERE SCUSA A GENTILE

  1. Niki dice:

    Sacrosanta verità !! Una vergogna che ancora oggi GRIDA VENDETTA, con degli allenatori “mezze figure” nelle nazionali azzurre. Grande Claudio campione bianconero….e azzurro !

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