LA RABBIA E’ COME IL COLESTEROLO: C’E’ QUELLA BUONA

La rabbia è una delle emozioni di base, ovvero le emozioni innate presenti in tutte le latitudini, funzionali alla sopravvivenza della specie.

Nel caso della rabbia, si presenta quando percepiamo un’ingiustizia nei nostri confronti. Inoltre, in modo più sofisticato, talvolta la rabbia svolge una funzione di “copertura” di altre emozioni che ci fanno sentire più deboli, quali la tristezza, la vergogna, la paura, ma soprattutto il dolore.

Prendersela con qualcuno è la strategia inconsapevole più utilizzata per provare a lenire un dolore psichico, come sanno bene, ad esempio, gli operatori sanitari quando il decorso clinico non è quello desiderato dai familiari.

Le espressioni della rabbia sono genericamente tre. La modalità distruttiva, la più nota, quando la carica emotiva è molto forte e può sfociare con atti aggressivi verso oggetti, persone o se stessi. Nei casi più gravi, vi è una tolleranza delle frustrazioni molto bassa, per cui basta poco per provocare aggressività incontenibile.

Due. La modalità rancorosa, in cui la persona tende a chiudersi in se stessa. Non vi è alcuna espressione esterna di rabbia, ma compare ruminazione per ciò che si è subito, tendenza all’isolamento e malessere interno.

La terza modalità, invece, è quella utile e adattiva: esprimere la propria rabbia verbalizzandola in modo assertivo, chiarendo le proprie ragioni e l’indisponibilità a subire soprusi. Il punto è che sin da bambini ci hanno insegnato a vedere la rabbia come qualcosa di soltanto negativo, da evitare, e quindi manca completamente l’educazione ad un suo uso costruttivo. Ovviamente, gestire la rabbia non significa affatto ignorarla o soltanto depotenziarla: questi possono essere considerati legittimi risultati intermedi.

Comunque, niente di nuovo sotto il sole: già Socrate ci ammoniva come il problema non fossero le emozioni, e che il vero talento consisteva nel trasformare l’energia delle emozioni in azione costruttiva.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *