IO, STRIZZACERVELLI CHE “USO” LA VITA DEGLI ALTRI

Come nel noto film tedesco del 2006 “Le vite degli altri”, in cui uno dei protagonisti è una spia della famigerata Stasi, gli psicoterapeuti acquisiscono tante informazioni dalla vita dei propri pazienti. Ovviamente, non di nascosto e con il loro consenso.

In tal modo, chiacchierando sugli eventi della vita, mi capita spesso di conoscere anche il giudizio su un’opera teatrale o un film, di avere recensioni imparziali di libri o pareri su nuovi ristoranti che si aprono in città. A seconda del grado di sintonia che si crea con le persone che incontro nel mio studio, valuto i loro giudizi come molto affidabili o meno. Ho fatto così piacevoli scoperte in ambito culturale e gastronomico, oltre ad aver evitato qualche piccola fregatura.

Attribuisco al mio lavoro, con giornate trascorse ad ascoltare persone in conversazioni con forte coinvolgimento emotivo, la drastica riduzione della mia vita sociale. Ovviamente, anche il passare degli anni gioca il suo ruolo.

Eppure, grazie alle vite degli altri, senza muovermi dalla mia stanza, quante connessioni si aprono e quanto è piena e ricca anche la mia vita…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *