I GIOCHI SUI GIOCHI

di SILVIO MARTINELLO (campione olimpico Atlanta 1996) – Nella secolare storia dei Giochi, ciò che è riuscito ad imporre un invisibile nemico che sta sconvolgendo le nostre vite, era riuscito finora solo ai due grandi conflitti mondiali, eventi quelli al contrario, ben visibili nella loro tragicità.

Le due Grandi Guerre e l’invisibile Covid-19 hanno diverse cose in comune. Gli incubi quotidiani in cui molte famiglie sprofondano, il senso di paura e di impotenza, i gravi danni economici con cui i nostri nonni ed i nostri padri dovettero confrontarsi, sono simili ai gravissimi danni che sta procurando l’invisibile virus all’economia globale, di cui non riusciamo a prevedere l’entità finale.

Il nemico invisibile non riuscirà a fermare i Giochi come fecero invece le due Grandi Guerre il secolo scorso, ma è riuscito a sospenderli temporaneamente, imponendone lo spostamento al 2021. Agli scaramantici non sarà sfuggito che le Olimpiadi hanno dei sinistri precedenti con il Giappone; Tokyo infatti ha già ospitato i Giochi Estivi del 1964, ma la prima volta in cui le furono assegnati fu per l’edizione del 1940, annullati a causa dello scoppio, nel 1939, della Seconda Guerra Mondiale.

Risale a tre giorni fa la dichiarazione di Thomas Bach, Presidente del CIO nonché Campione Olimpico nel fioretto a squadre con la Germania Ovest a Montreal 1976, che con tono fermo e rassicurante garantiva che la XXXIII edizione dei Giochi Olimpici si sarebbe tenuta nelle date previste; “impossibile spegnere il sogno Olimpico alle migliaia di Atleti che attendono da 4 anni l’appuntamento”, sosteneva!

Prima di lui anche il Premier Giapponese, Shinzò Abe, aveva assicurato che il programma non avrebbe subito modifiche. Nel frattempo l’Invisibile Covid-19 se la rideva alle varie latitudini in cui sta mietendo vittime e generando terrore!

Dopo quelle stridenti dichiarazioni sono arrivati in rapida successione: il comunicato del Comitato Olimpico Canadese che segnalava la mancata partecipazione della propria delegazione se i Giochi non fossero stati spostati al 2021, il comunicato del Comitato Olimpico Australiano schierato sulla stessa linea, ed il risultato di un veloce sondaggio condotto dal Comitato Olimpico Statunitense tra i propri atleti impegnati nella preparazione, in cui la grande maggioranza era favorevole ad un rinvio.

Non ci è dato a conoscere se e quante altre pressioni ci siano state, lecito immaginarsi molte, atte a far ritornare tutti sulla Terra. L’Invisibile Covid-19 starà festeggiando; dopo gli Europei di Calcio, la Champions League, i grandi Campionati di Lega Nazionale, le grandi classiche di Ciclismo, il Giro d’Italia ed una miriade di altri eventi sportivi di ogni genere e grado, anche i Giochi Olimpici s’inchinano al suo volere.

I commenti sono stati unanimi, condivisione ed approvazione, ma a molti è sembrata tardiva la decisione del CIO, comunque indotta dalle prese di posizione di alcuni Comitati Olimpici Nazionali. Una volta ancora si è tentato di anteporre l’interesse economico a tutto il resto, in questo caso alla salute di milioni di persone, ignorando nella prima fase anche l’allerta pandemica lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Da più parti si prevede che il mondo non sarà più lo stesso dopo che la scienza sarà riuscita a domare il letale virus, l’auspicio è che anche il mondo dello sport ritorni con i piedi per terra e smetta di focalizzarsi soprattutto sugli interessi economici che lo sport genera.

A proposito, sediamoci comodi sulla riva del fiume ad aspettare il prossimo prigioniero di Covid-19, sua Maestà “Monsieur Le Tour de France”! Non ci vorrà molto, per la cronaca le date ufficiali di svolgimento sono ancora 27 giugno partenza da Nizza, 19 luglio arrivo a Parigi.

 

Un pensiero su “I GIOCHI SUI GIOCHI

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Silvio Martinello è un Campione non solo dello Sport del Ciclismo , ma un Campione di Uomo. Con termine che alcuni reputano arcaico, amo definire Silvio un GalantUomo.
    Averlo per amico e’ un privilegio.
    Abituato a destreggiarsi magistralmente (pista docet) in quei duelli rusticani che erano , ed in qualche modo ancora sono, gli sprint , i “volatoni” di gruppo , riesce da par suo a dire ciò che pensa. Sempre con pacatezza , ragionata ma determinata ed autorevole, e senza mai alzare i toni , com’è invece pratica ormai consolidata non tanto per motivazioni o finalità “intellettuali” ma solo e meschinamente…fare sfoggio di se’ o , ancor più miserevolmente, fare audience.
    Anche riguardo agli effetti malefici che “il bastardo” (così la definisco questa maledizione dai devastanti effetti sociali) ha su manifestazioni Sportive che fanno storia.
    Complimenti e … avercene di Silvio Martinello.
    Cordialità.
    FIORENZO Alessi

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