Primipare Precoci. La nonna nel remoto 1963 e la nipote nell’oscuro 2020. Anno in cui la morte è più che mai “notizia”. Eppure a questo mondo ci si può anche venire. Se pure tiri vento e soffi bufera e se mamma e/o papa’ ha solo 20 anni.
Si può dire Primipare Precoci? Suppongo che per la scienza sia precoce una tredicenne, ma quel che intendo mi pare chiaro. Già negli anni ’60 e certamente oggi, riprodursi a 20 anni era ed è inconsueto. Per lo meno in Italia. Del resto come in altri Poveri Paesi Pseudo Progrediti (4P, mi voglio rovinare), dove grazie a un’econo-crazia insostenibile e eco-illogica ci si allunga sempre più la vita, ma rendendola sempre meno fertile in ogni senso.
Col che vorrei qui suggerire che comunque, forse e dico forse, ogni tanto, lasciar serenamente fare a Madre Natura, accettandone tempi e modi, potrebbe non essere una pessima idea.
La mia mamma, compiuto il delitto di generarmi, appena potè mi spiego’ che la natura è saggia. Che si può nascere e crescere quando e dove sia. Anche in piena guerra. Anche nella striscia di Gaza.
Se poi imparassimo tutti a starci virtuosamente – dentro la natura -, senza volerla dominare come una specie eletta (da chi poi?), avremmo anche meno guerre. Meno strisce di Gaza. E scommetto che persino le epidemie ci sconvolgerebbero un po’ meno.