E’ L’UOMO CHE MORDE IL CANE: I RICCONI IMPLORANO “FATECI PAGARE PIU’ TASSE”

Contrordine compagni. Pensavamo di dover fronteggiare la minaccia dei poteri forti, invece, adesso, scopriamo che il nostro nemico sono i poteri scemi.

In questo crepuscolo surreale della nostra civiltà, fra mascherine e inflazione, costo del gas e mummie in passerella, l’Ansa ci informa che i più ricchi del mondo, per l’esattezza 102 paperoni di tutto il mondo, capitanati dalla battagliera Abby Disney, discendente dei cartoni animati, chiedono a gran voce di pagare tasse più eque: ossia più corpose, tanto per intenderci. In una lettera aperta affermano: “Mentre il mondo ha sofferto in questi due anni, molti di noi possono dire di aver visto aumentare la loro ricchezza durante la pandemia. Pochi di noi, forse nessuno, può invece dire onestamente di aver pagato il giusto di tasse. Il mondo, e ogni paese, deve chiedere ai ricchi di pagare il giusto. Tassateci, e tassateci ora. “.

Non è uno scherzo, a quanto pare. I danarosi padroni del pianeta, insomma, sollecitano chi di dovere a pretendere da loro maggiori emolumenti, in nome di una catastrofizzata giustizia sociale. Dunque, responsabili del risibile prelievo fiscale sui loro mastodontici introiti non sono Amazon o Mc Donald’s, o equivalenti: tanti di loro, poveretti, pagherebbero volentieri il dovuto. Sono i governi dei paesi che li ospitano che non vanno da loro a battere cassa. Il nostro, tra i primi e tra i più indigenti.

Veramente è colpa dei governanti se questi ricconi diventano sempre più ricchi senza pagare al fisco cifre veramente importanti? Ma siete scemi, governanti? Dopo che le vostre mosche cocchiere, tra un’apertura con l’apriscatole del Parlamento e un reddito di cittadinanza, ci rifilavano pipponi interminabili sulla grande impresa multinazionale che non paga le tasse, adesso scopriamo che loro le pagherebbero, eccome, se qualcuno glielo chiedesse?

O mentono per la gola i multimiliardari o voi siete davvero la quintessenza della cretineria! E, siccome temo che nessun multimiliardario proporrebbe di pagare più tasse tanto per giocare uno scherzetto ai poveracci, che, prima o poi, potrebbero anche prenderla male, non mi resta che concludere che in giro per il mondo siamo governati da dei perfetti cretini. Gente che se la mena con idiozie lessicali, come la resilienza o l’avvicendamento energetico, e si lascia scappare miliardi facili, che vengono loro offerti su di un piatto d’argento. Non che io dubitassi, sulla scorta della fisiognomica, che chi impugna il timone dell’Italia fosse, nella maggioranza dei casi, un perfetto mediocre, catapultato, dal popolo bue o da gherminelle di palazzo, al comando della baracca: qui, però, se la cosa fosse vera, saremmo di fronte al più clamoroso caso di tafazzismo nella storia dei tafazzi. Gente che piange miseria da tutte le parti e che rinuncia ad un gettito imponente e bello pronto: tra l’altro, tirata per l’orecchio dal presunto evasore. Cosa mai vista, nella realtà fenomenica.

E, allora, questa coserella ce la dovrebbero spiegare, questi economisti di nessuna economia, questi sapientoni di nessuna scienza: com’è che i riccastri non sono il vilain della commedia e dicono che pagherebbero di buon grado il giusto, a condizione che qualcuno dicesse loro a quanto ammonti? E’ vero? E’ falso? Oppure dobbiamo accontentarci delle veline di regime, che già ogni giorno ci vengono propinate, su mille temi, da finti giornalisti, che ammettono candidamente di essere imbeccati dal governo, come nei mattinali fascisti?

Perché, se è falso, facciamo pure la rivoluzione contro i poteri forti, che ci affamano e poi ci dileggiano pure. Ma, se è vero, prendiamo tutti questi questi poteri scemi, e cacciamoli a calci nel.

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