DEVOLVERE IN BENEFICENZA E METTERE SULLA STRADA PADRI DI FAMIGLIA

In fondo lo sapevamo, bastava aspettare un attimo. Uno, due e …tre. Puntuale, è arrivato anche Jeff Bezos nel club dei grandi tagliatori, non poteva certo stare a guardare i suoi acerrimi rivali Musk e Zuckerber mandare a casa senza tante carinerie migliaia di dipendenti. I tre sono in gara sempre, a quanto pare anche nel seminare il panico e la miseria nelle famiglie.

Da parte sua, il re delle scatole con il sorriso licenzia diecimila dipendenti, perché il suo business si è leggermente inceppato e ha bisogno di snellire. Dopo l’abbuffata di vendite online dovute al Covid, che ha costretto milioni di persone rinchiuse a servirsi delle consegne a domicilio, è arrivata una piccola e inevitabile resa dei conti, e il nostro non ha esitato ad usare l’accetta. Strano, il percorso del miliardario originario del Nuovo Messico, che sembra sempre costretto a inseguire la gloria, il posto di numero uno che lui vorrebbe in ogni campo.

Non contento di spedire cartoni Amazon in ogni angolo del mondo, si inventa il ruolo di innovatore e di pioniere. Ancora da gregario, però. Con la sua Blue Origin si lancia nelle missioni extra orbitali per turisti danarosi, ma è lontano dal sudafricano Elon, che ormai fa la spola con la stazione spaziale internazionale dando passaggi agli astronauti e che adesso pensa a Marte. Addirittura, nella corsa del primo volo privato nella gravità lo batte di misura anche Richard Branson, l’inglese visionario.

Per smarcarsi dai fastidiosi concorrenti, sta provandoci adesso con la ricerca dell’immortalità con Altos Labs, tre miliardi investiti in una start up di biotecnologie che vuole riprogrammare le cellule umane. Vedremo. In questa sua ricerca forsennata di primeggiare, non può certo rimanere indietro sulla filantropia. In questo caso, sono sicuro che a ispirarlo è stato il re delle donazioni Bill Gates. E, senza pensarci tanto, dichiara ora di voler dare in beneficienza la maggior parte del suo patrimonio di 124 miliardi di dollari. E pazienza se lo annuncia proprio mentre manda a casa senza tanta solidarietà umana 10mila persone.

Ferma la giostra, Jeff. Non ti sei accorto che con la mano destra vuoi entrare nell’olimpo degli uomini buoni e con quella sinistra lasci a casa diecimila persone? Forse stavolta sei stato il primo, in questa contraddizione, era questo che volevi?

Ormai abbiamo capito come funziona a certi livelli, soprattutto tra i tre genialoidi dell’epoca moderna. Considerati veri fenomeni quando tutto sberluccica, bisogna essere spietati nel declassarli quando si mostrano disumani nelle ore difficili. Probabilmente per loro e per i loro follower incantati c’è una compensazione di questi effetti, tutto sommato a saldo positivo. Ma un frullatore di cose buone e cattive non produce mai un bel risultato, non funziona così.

Quando pensiamo agli Uomini che lasciano una segno nella storia, la coerenza e la consistenza nel fare le cose giuste sono tra i prerequisiti fondamentali che li fanno diventare dei modelli a cui ispirarsi. Non si vedono tracce di questi valori nell’agire dei nuovi idoli del terzo millennio. Di loro ci ricorderemo tutt’al più dei notevoli successi ottenuti nel business, senza mai dimenticarci però di come ci sono riusciti.

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