COSA SIGNIFICA ABOLIRE PADRINI E MADRINE IN CHIESA

La notizia ha fatto rumore. “A Catania la Chiesa ha messo al bando i padrini e le madrine a battesimi e cresime”, così titolavano i giornali. Il termine “padrino”, da quelle parti e non solo, ha un significato fosco. E questo, probabilmente, ha offerto un’altra spinta alla decisione. Ma i padrini e le madrine, di battesimi e di cresime, sono nati molto prima dei padrini della mafia.

Nei primi tre secoli, prima del decreto di Costantino, avveniva molto spesso che una persona – adulta – chiedesse di diventare cristiana. La richiesta non veniva accettata sui due piedi, ma le si chiedeva un itinerario di progressiva acclimatazione alla bella notizia del Vangelo e alla aggregazione ecclesiale. È l’invenzione, tipicamente cristiana, del catecumenato. Una figura importante del periodo di catecumenato era il padrino o la madrina. Si trattava di un cristiano che “prendeva per mano” il pagano che aveva chiesto il battesimo e lo accompagnava verso la notte del sabato santo, quando il catecumeno sarebbe diventato cristiano con il battesimo, la cresima e la partecipazione alla messa. Era l’”iniziazione cristiana” di cui, per varie ragioni, si è ripreso a parlare ai nostri tempi.

Solo che, con il battesimo dato a (quasi) tutti i bambini, il padrino ha perso la funzione che aveva. Non è più il rappresentante della Chiesa verso il membro esterno che chiede di entrarvi, ma il rappresentante della famiglia verso la Chiesa. Non è la Chiesa che accoglie il battezzando, ma la famiglia che, in qualche modo, accoglie la Chiesa (Con tutte le complicanze estreme del caso. Proprio ieri mi hanno raccontato di una mamma zelante che voleva portare in chiesa il pianoforte e un cantante per una performance speciale per il battesimo del suo cucciolo. Il parroco le ha detto di no, il parroco della parrocchia vicina ha detto di sì. E alleluia).

In questo stato dell’arte la decisione delle diocesi siciliane è particolarmente ambigua. Coraggiosa perché rifiuta l’invadenza esterna che spesso non è più cristiana e talvolta è mafiosa. Ma deprimente perché è la sanzione di un dato di fatto: la comunità cristiana sta morendo e non è più in grado di esprimersi al di fuori del perimetro ristretto della chiesa parrocchiale. Avremo battesimi liturgicamente più puliti, ma non avremo più, a breve, una comunità cristiana capace di accogliere e di far crescere i nuovi cristiani.

(La comunità cristiana sta morendo? Esagerato!, immagino che mi si possa dire. Forse. Posso correggermi. Sta morendo una certa comunità cristiana, con la benedizione dei vescovi, almeno quelli della Sicilia. Questo mi pare proprio certo. Può darsi che da queste ceneri possa nascere una nuova chiesa. Questa mi pare proprio che sia solo, per ora, una speranza).

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