CICLISTI IDIOTI E MULTE IDIOTE

Niente male, 860 euro, a tanto ammonta la cifra che il comune di Trento richiede ad un proprio cittadino responsabile di aver infranto il codice della strada 5 anni fa, mentre pedalava in città con la sua bicicletta (attraversamento in bici sulle strisce pedonali).

Lui, professore universitario docente di architettura all’ateneo trentino, scrivendo al “Corriere della Sera” ha reso pubblica la vicenda che in pochi giorni è diventata di dominio pubblico. Le multe si pagano, lo stesso sindaco attuale di Trento, Ianeselli, ha risposto in questo modo al professore facendo leva su questo sacrosanto dovere, dopo aver ricevuto la richiesta del proprio cittadino.

Complicato dare un giudizio sulla vicenda, qui abbiamo la versione del professore ed il verbale comminato dall’agente della polizia locale che lo ha sanzionato. Se mettiamo in dubbio la buona fede dell’agente, cade il principio che tiene in piedi la struttura della nostra società; l’agente fa il proprio dovere ed il sanzionato paga la propria infrazione.

Andare in bicicletta impone comunque il rispetto del codice, non solleva dalla responsabilità dell’obbligo di mantenere comportamenti virtuosi. Di ciclisti maleducati e poco inclini al rispetto delle regole, e non mi rivolgo allo sfortunato professore, ne conosciamo tutti, in circolazione ce ne sono migliaia, l’odio che molti hanno nei confronti dei ciclisti fonda le proprie radici anche su questo aspetto.

Detto ciò, in modo da non essere frainteso, la sensazione è che a Trento il corpo della polizia locale sia particolarmente attento, sconfinando nell’eccesso di zelo (a parere del malcapitato professore) e questo, a mio avviso, è un bene. Propongo dunque di esportare la stessa modalità in tutte le località del Belpaese, e finalmente vedere sanzionare le tante infrazioni al codice che si vedono sulle nostre strade, da quelle che in tanti considerano banali (parcheggiare sulle ciclabili, aprire la portiera senza controllare se sta sopraggiungendo qualcuno, magari un ciclista) a quelle più pericolose (guida in stato di ebbrezza o utilizzando il cellulare).

Al professore verrebbe da suggerire di attendere, anche la sua cartella sarà stracciata, si tratta di un importo sotto i 1000 euro; con buona pace del creditore. Non potrà sostenere di aver trovato un accordo con il Comune di Trento, ma potrà vantare di aver fatto la “pace fiscale” con il Governo centrale.

*Silvio Martinello è campione olimpico su pista ad Atlanta 96 

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