Per esempio alcuni cronisti provano il gusto di anticipare ricorrenze, anniversari, come a dimostrare di averlo più lungo, intendo il concetto del tempo o del ricordo. Prendete Dino Zoff che il ventotto febbraio prossimo compirà anni Ottanta, una bella cifra per chi è diventato famoso per il numero 1 sulla schiena, meglio sulla maglia.
“Repubblica” si è scatenata, numero speciale per Dino, tutti i particolari di una vita bella che sicuramente Gianni Mura, prima di lui Gianni Brera, avrebbe raccontato come sapeva, ma in onore della data corretta, avendo, tra l’altro, frequentato davvero il festeggiato.
Ma ci sono fogli che appunto ce l’hanno più lungo, sempre il ricordo, e si permettono di dare lezioni. Segnalo che il 18 giugno toccherà a Paul McCartney e quasi quasi scrivo già oggi un pezzo così li frego tutti, compreso Ringo Starr, che ha già girato la boa dal duemila e venti. Un mese dopo sarà la volta di Harrison Ford alla ricerca del catetere verde. E poi novembre sarà un mese di quelli da tutto esaurito, Joe Biden, ad esempio, sempre che resista a se stesso, Jimi Hendrix e la sua Foxy Lady e Martin Scorsese che ci ha regalato da sempre il peggio della Little Italy.
Così dovremmo fare, scrivere e pubblicare oggi in modo da portarci avanti con il lavoro e fare un bel marameo alla concorrenza. A proposito: buona Pasqua a tutti.