CI TOCCA PAGARE PURE ‘STO ADANI

So’ soddisfazioni. Leggi l’intervista a Adani Daniele, detto Lele, e scopri che non è servito a nulla avere avuto Tosatti e Arpino, Brera e Montanelli come docenti e compagni di viaggio. Meglio Vieri, Cassano e Ventola nella Bobo Tv, perché l’Adani Daniele, detto Lele, di cui sopra, merita un piede di pagina su la Repubblica, fondata da Scalfari Eugenio, per spiegare al mondo che “il calcio nasce tra la gente, deve essere accessibile a tutti, una famiglia, per un abbonamento al calcio in tv, deve rinunciare a due cene fuori ogni mese…Il silenzio durante le partite ti addormenta… non solo il linguaggio del calcio, è la vita che è cambiata. Per meritarti di connettere la gente con il mondo del calcio giocato, devi evolverti: io non ho mai cercato consensi, ho sempre cercato di essere interessante e credibile. E la Rai va in questa direzione, con un grande rispetto per l’opinione libera…La Rai ha un valore incredibile, perché è di tutti…”.

Bisogna ringraziarlo ‘sto Adani Gabriele, detto Lele, andrebbe portato nelle scuole, non di calcio, ma elementari, medie e licei, magari anche le facoltà universitarie, come esempio esclusivo di unità nazionale, mica un Mattarella qualsiasi. Dicono che durante il racconto delle partite anche il sangue suo si sciolga, ma non trattasi di miracolo, San Daniele è una eccellenza italiana ma nel campo dei prosciutti, lui, invece, è semplicemente la transizione, è la garra correggese, è la densità, è la passione per il pallone che è un cuore che rotola…

Mi ricorda Conchita Wurst ma, rispetto alla drag austriaca, il Nostro non ha vinto nulla in Europa. Lo rivedremo, lo riascolteremo, lo impareremo a Novantesimo minuto. Bulbarelli Auro, che di Rai Sport è il capo, ha ammesso: “Lo abbiamo corteggiato a lungo e non è stato facile ottenere il suo sì”. Ripenso a Barendson e Zavoli, Carosio e Martellini, Pizzul e Ciotti. ‘So soddisfazioni.

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