Ora, non c’è altro di più importante e illustre della consegna della coppa al vincitore, è l’atto conclusivo della stagione, il giusto e meritato premio, soprattutto in questo caso, Milan dunque.
Ma che hanno combinato i suddetti? Hanno piazzato le due partite decisive, quella di Reggio Emilia tra Sassuolo e Milan, l’altra di Milano tra Inter e Sampdoria, alle ore 18, quasi in contemporanea con l’ultima della Premier League con i verdetti su Manchester City, Liverpool, Tottenham e Arsenal.
Poi, a conclusione della serata, le fantastiche Venezia-Cagliari e Salernitana-Udinese, roba grossa per lo share e la vendita all’estero.
Ci vuole un coraggio eccezionale, una perizia di cui nemmeno in Rwanda o alle Far Oer sarebbero dotati, eppure è questo che passa l’Italia del governo calcistico, compresi i signori di Dazn che si sono trascinati tra bestemmie e buffering.
Per fortuna è finita, ma si preannuncia un’altra stagione di quelle da mandare a memoria, tra una Leotta, un Pardo e, non vorrei trascurare, quell’Allegri da Torino che, dopo la dodicesima sconfitta, tre consecutive, ha detto, con un sorriso da (non aggiungo): ”Abbiamo concluso degnamente la stagione”. Sì, avete letto bene, ha detto “degnamente”. Alla prossima.