CLUSTER SARDEGNA: DOPO I CALCIATORI, GLI ATTORI

di CRISTIANO GATTI – L’anno scorso, stessa spiaggia e stesso mare, erano i calciatori tatuati. E l’intero Paese degli umili ad indignarsi per quelle foto mandate orgogliosamente in giro sui social dai miti dello sport, tutti accatastati nelle sfide di calcetto, di tennis, di golf, con finale notturno in discoteca. Era la Sardegna felix dell’effimera e psichedelica estate 2020, ottenuta a furore di popolo, indimenticabile per l’euforia svalvolata e poi per i suoi effetti devastanti sul contagio reimportato in continente, preparando un autunno e un inverno di morte, molto peggio della primavera.

Indignazione e insulti, quella volta. Contro gli incoscienti goderecci del calcio, contro gli irresponsabili milionari col cervello da gallina.

Ecco, un anno dopo, con tutto quello che abbiamo visto e vissuto, l’indimenticabile estate 2020 è già bellamente dimenticata. Altro che servirà di lezione. Se possibile, siamo davanti a un ulteriore salto di qualità, come un’evoluzione della specie, la specie idolatrata delle belle gioie in Sardegna. Stavolta al centro dell’estate demente ci sono i personaggi del cinema, considerati ossequiosamente molto culturali, con le loro posture ispirate e stilose, gente che sa recitare benissimo anche senza regista, gente che non esita mai ad intervenire sui grandi temi del vivere civile, la stessa gente che l’anno scorso dava dei buzzurri trogloditi ai calciatori fuori di testa.

Da “la Repubblica.it”.

Titolo: “Attori contagiati al Festival, la confessione di una star: <Sono tutti irresponsabili>”.

Sommario: “Uno degli ospiti al Filming Sardegna svela i retroscena del focolaio tra gli artisti. <Mi ha chiamato una collega e mi ha detto che era sintomatica. Tutti sanno tutto, ma molti vanno in giro per spritz e kermesse. Noi siamo qua, chiusi in casa, in ansia. E intanto vedo colleghi al mare a fare aperitivi, altri che se ne vanno in giro per festival. Eravamo tutti insieme in Sardegna, sanno benissimo cosa è successo. Ma se ne fregano>.

Questa sarebbe la sedicente élite culturale del Paese. Un anno dopo la folle estate sarda del 2020. Come se non fosse servita a niente, come se non fosse successo niente.

Attoroni e attorini in giro per locali e per ritrovi della bella vita come ragazzini coatti in giro per movide. Qualcuno deve spiegarci dove sta la differenza. Ma è verosimile che a spiegarci tutto, con parole togate, siano proprio loro, i vip del jet-set, al rientro in continente. Ospiti opinionisti nelle trasmissioni che si indignano contro la vergognosa imprudenza degli italiani. Loro sanno sempre benissimo come devono comportarsi, gli altri.

Un pensiero su “CLUSTER SARDEGNA: DOPO I CALCIATORI, GLI ATTORI

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Dott. Cristiano Gatti,
    che i tempi in cui ci troviamo di passaggio non siano dei migliori è cosa risaputa. Magari ci sarà chi obietterà che…sono discorsi da nostalgici attempati, ma ci può stare.
    La libertà, anche di pensiero o di opinione, non si discute.
    Non va discussa neppure la “fauna” oggetto delle sue attenzioni .
    Potendolo fare legittimamente e lecitamente, non guasterebbe eliminarla. E con lei , magari , porre un buon argine al maledetto virus che tuttora ci affligge e preoccupa.
    Liberi, ovviamente, di sostenere l’esatto contrario.
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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