Il Sebastiani, vera identità all’anagrafe, affianca le maestà di Bongiorno e Baudo come festival consecutivi, ma non vorrei scendere nei dettagli perché non ci sarebbe partita, dico per competenza non soltanto di melodie. Ma questo non serve, per il pubblico dei “ccciovani” è opportuna una figura come quella di Amadeus, che vale Fiorello, Linus, Albertino, intrattenitori di vario tipo facilmente riconoscibili per gli Under, un po’ meno per il resto degli anta.
La Rai bada ai numeri, la qualità eventualmente dopo, dunque la scelta è caduta, si fa per dire, su un diversamente anziano, travestito da eternamente animatore di villaggi, perché Carlo Conti è troppo dorato e uguale a se stesso, Insinna va bene per i quiz, la Carlucci potrebbe essere un’idea ma ha i ballerini, la Clerici ha già dato eppoi odora di fritto misto e cotechino, altre e altri sono in portafoglio Mediaset, alla fine Amadeus è quello che resta, ottimo e abbondante. Che poi ci siano anche i cantanti e le canzoni chissenefrega.