ZITTIRE I VIROLOGI O ZITTIRE SALVINI

di CRISTIANO GATTI – Ovviamente non si può pretendere che Salvini faccia il bravo ragazzo in tutto e per tutto, fino in fondo. L’indole è quella che è, non gli si può chiedere la luna. Difatti, mentre concede la sua carezza – sotto la minaccia di Zaia e Giorgetti – all’europeo Draghi, proprio non ce la fa a chiuderla lì senza bombardare qualcuno. Nelle ultime ore, il qualcuno è Arcuri, e ci può stare, dato che si tratta pur sempre dello sport nazionale più praticato, al momento. Ma dopo Arcuri, i bombardati dal Salvini Uno, fratello energumeno del Salvini Due tanto buonino e carino, sono i virologi. Basta, sono terroristi, mettono ansia alla gente, devono zittirsi: questo il diktat. Più precisamente: “Diano i dati, ma non in tv. Alcuni dicono una cosa e altri dicono il contrario. Cambiano ogni giorno idea. Non se ne può più. Non bisogna spargere terrore. Lo continuo a dire agli esperti del mondo scientifico: dovete discutere intorno al tavolo e non davanti alle telecamere. Sulla vita non si scherza».

Ottima la conclusione: sulla vita non si scherza. Non si scherza come fa da mesi il Salvini Uno, con copiosi video in cui pretende che si apra, si riparta, si ricominci, anche nei periodi in cui tutto il mondo chiude, non sapendo che altro fare per difendersi dal virus.

Ma la logica – chiamiamola così per capirci – del leader leghista è proprio questa: lui parla, di tutto, sempre, a tutte le ore, gli altri possono parlare solo quando lo decide lui, su cosa decide lui. Persino sul virus: lui, noto scienziato, è libero di dire tutto quello che gli passa per la testa (e per le budella), gli scienziati no, devono tacere. Un’idea eccelsa di libertà e di democrazia, in cui parlano solo i tuttologi del nulla e stanno zitti gli esperti, che magari sanno di cosa parlano. Esattamente l’idea di società che hanno in testa certi leader del nostro populismo più spinto, in cui la competenza è una colpa e l’ignoranza un valore. Poi certo, capitano gli imprevisti, come questa seccatura di dover sostenere il competente Draghi perchè non si sa che altro fare. Ma è solo un incidente di percorso: quanto prima, si tornerà al rigore ortodosso delle parole a vanvera.

Eppure, caro signor Salvini: qualcuno di noi continua a essere felice che i virologi parlino. In democrazia, più specialisti si esprimono, più noi popolo ignorante (di  quelle cose) possiamo farci un’idea. Non tema per il nostro equilibrio mentale: siamo grandi e vaccinati, possiamo ben reggere l’ansia che arriva da certe analisi. Siamo talmente accorti e maturi, autonomi e responsabili, da sapere che anche tra i virologi si nascondono molti fanfaroni, molti narcisi, molti ruffiani che vogliono solo spararla grossa per finire in prima serata, o al massimo nell’angolo di una D’Urso, comunque da qualche parte. Lo sappiamo e difatti non prendiamo per oro colato tutto quello che ascoltiamo: ascoltiamo l’uno, l’altro e quell’altro, poi ci facciamo una nostra opinione. E prendiamo le nostre precauzioni. Parlando delle parole che lei chiama terroristiche, a noi hanno fatto un gran bene. Ci sono servite tantissimo. Se non altro, hanno alzato la soglia dell’attenzione, come si usa dire. Almeno nei più civili, escludendo i mentecatti delle movide e delle feste segrete, gente che però non ascolta i virologi.

E comunque, per non farla lunga: meglio così che l’alternativa. L’alternativa che sogna lei, un’alternativa in cui i medici non parlano e parlano solo i Salvini, raccontandoci ad esempio la favola del Covid come una stupida influenza. Per capirci, basta immaginare come sarebbe andato l’ultimo anno, se solo avessimo ignorato gli scienziati e avessimo seguito il capobranco che li considera terroristi. La sola idea scatena tachicardia.

Perdonerà l’insolenza, ma a questo punto, se proprio bisogna scegliere: meglio zittire i Salvini e lasciar parlare i virologi. Sempre senza offesa.

Un pensiero su “ZITTIRE I VIROLOGI O ZITTIRE SALVINI

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr.Dott. Cristiano Gatti,
    Direi di lasciare perdere i Salvini .
    Con loro, così per non fare torto a nessuno, direi di aggiungerci la quasi totalità di quella “nuova” cd. classe politica che , solo a pensarne il grado di professionalità e decenza, vengono in mente strane idee .
    Poco democratiche, ma molto pratiche.
    Quanto a quella categoria medica che , ormai comunemente e tristemente, ha nome di virologi auspicherei che adottassero il metodo di lavoro dei Magistrati.
    Quelli con la M maiuscola, ovviamente.
    Vale a dire che parlassero con i fatti.
    Senza troppi clamori mediatici.
    Magari, come si insinua malignamente, con annesse e magnanime elargizioni di danari, sovente pubblici.
    È chiedere troppo ?
    Per amor di Dio, ognuno poi è libero di comportarsi come meglio crede .
    Come qualsiasi Salvini di turno.
    Ma non ci vengano a raccontare di finalità umanitarie o, giusto per curiosa assonanza, …salvifiche.
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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