VOLARE SULLE ALI DI INQUIETANTI SMS

Menica si era comprata per tempo il biglietto aereo da Olbia a Bologna. Check-in online, posto assegnato e via, un volo di un’oretta per raggiungere l’amica dalla Sardegna all’Emilia.

La mattina della partenza, un primo sms cui ha dato poca importanza: “A causa di un cambio dell’ultimo minuto, il suo posto potrebbe essere stato modificato. Scarichi di nuovo la carta d’imbarco (segue link). Grazie”. A pochi minuti dall’arrivo in aeroporto, invece, due sms consecutivi un po’ più inquietanti: “Per motivi operativi, il suo volo Volotea sarà effettuato dalla compagnia partner Albastar. Vedrai differenze estetiche ma il servizio Volotea sara (senza accento, ndr) lo stesso”, passando dal lei al tuo nel giro di un messaggino, per poi tornare di nuovo dal tu al lei: “Siamo spiacenti, il servizio di catering sul volo V71407 non sara (di nuovo senza accento, ndr) disponibile. Se lo desidera potra (senza accento) portare a bordo cibo e bevande. Ci scusiamo per il disagio”. Seguono altri 2 sms identici, ma in inglese: “You’ll se aesthetic differences”, “You may bring food or drinks on board as you please”. Grazie. Thank-you.

Il divertito disappunto di Menica è diventato inquietudine, non solo per un italiano decisamente rivedibile: “Vedrai differenze estetiche” e la donna ha iniziato a temere un aliante di legno come quelli in servizio tra le sperdute isolette dei Caraibi. “Puoi portarti cibo e bevande”, poi, ha reso ancor più sinistra la premonizione di un picnic a seguito di un atterraggio di fortuna. Nervosa, Menica si è avvicinata alla ragazza del check-in, chiedendo spiegazioni e mostrandole i messaggi sul cellulare e quella poveretta ha sbarrato gli occhi: “Non ci credo…”, imbarazzata e impossibilitata a chiarire alcunché.
Seguono un paio di telefonate dal bancone verso entità sconosciute, senza peraltro che il giallo venga risolto. La hostess allarga le braccia, non sa che dire, non sa che fare. Menica si avvia all’imbarco e in prossimità del gate può scorgere distintamente il velivolo: ha un aspetto decente, salvo quelle “differenze estetiche” di primo acchito disgustose, perché scritte e bande colorate di Alba Star (nel messaggino hanno sbagliato anche a scrivere il nome della compagnia partner) sono di un improponibile grigio e arancio.
Se non altro, il posto a sedere c’è e Menica vi si può accomodare, mangiando prima del decollo il panino e bevendo un po’ di vino che si è comprata al bar dell’aeroporto. Anche qui, notando al palato le differenze tra il catering normalmente proposto dalle compagnie aeree e quello “fai da te”: il vino, poi, ha aiutato a dimenticare il disguido e a far sembrare accettabile quel grigio arancio che imperversa anche nell’abitacolo.
“Buon volo e grazie per aver scelto la nostra compagnia, cioè… quell’altra, ma insomma è lo stesso, dai. E buon appetito, anche. A te, a lei. Fra poco si decollera (senza accento)”.

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