VESPA, IL METEO, LA ROMAGNA: LA TV CHE FA GIRARE I 5 MINUTI

Si chiama “5 minuti”, va in onda su Rai1 subito dopo il Tg delle 20, conduce Bruno Vespa. Mercoledì 17 maggio 2023, sono circa le 20.45. In studio Carlo Cacciamani, climatologo e direttore di Italia Meteo, e il tenente colonnello Daniele Mocio, meteorologo dell’aeronautica militare. Focus della puntata, naturalmente, sui disastri di questi giorni in Emilia Romagna, circoscritti a pochi secondi iniziali di immagini strazianti.

Vespa: “Dobbiamo abituarci a queste tragedie?”

Cacciamani: “Purtroppo sì. C’è un cambiamento climatico che purtroppo aumenta questi fenomeni”.

Vespa: “Da un’emergenza siccità a un eccesso di pioggia?”

Cacciamani: “Sì, questo è il leitmotiv”. Il leitmotiv?

Richieste di previsioni a Mocio sui prossimi giorni e sull’estate, ma il tenente colonnello risponde che si possono fare solo a breve termine. Un’ultima domanda di Vespa – in tono serioso – a Cacciamani (“E’ sufficiente questa pioggia ad arginare i danni della siccità?”, “Almeno in parte, ce lo auguriamo”), siamo a 2’45”, poi inizia il teatrino.

Il conduttore ride alla sua battuta: “Ma non avremo più un anno come quelli di una volta? Primavera? Estate? Autunno?”.

Sulle prime Cacciamani parla composto di “estremizzazione degli eventi” che tende a escludere un ritorno alla normalità delle stagioni, poi la gag si sposta sulle previsioni a medio e lungo termine (Mocio sorride chiarendo che quelle a breve sono più attendibili, Cacciamani replica che è possibile parlare dell’estate torrida che ci attende) e giù altri sorrisi di Vespa che incalza gesticolando: “Ma ci avevano detto che maggio e giugno sarebbero stati mesi magnifici!”.

E allora Cacciamani si supera: “Dipende poi da come uno la vede la cosa…”. Dipende da come uno vede la cosa? Chiarendo: “Un’estate con una media di 35-40 gradi non è proprio il massimo”.

Sempre più divertito, Vespa sobbalza, forzando un tono inquisitorio: “Senta, ma l’ONU dice che i prossimi 5 anni saranno i più caldi di sempre. Come fanno, quando voi non sapete che succede fra 3 giorni?”.

Ride anche Mocio, risponde Cacciamani: “Tempo e clima sono due cose diverse. Il tempo è quello che uno vede guardando fuori dalla finestra, il clima non lo vede, è quello che si aspetta di vedere. C’è una proprietà statistica…”.

Siamo a 4’15”: nessun accenno agli eventi in Emilia Romagna, alle cause, ai rimedi (soprattutto), alla prevenzione future. Un salottino da bar ricco di sorrisi, per dirci su Rai1 che non ci sono più né le mezze né le stagioni intere, che il clima è cambiato, che le previsioni del tempo sono credibili solo se proiettate nei pochi giorni futuri, oltretutto non le azzeccate nemmeno, voi due.

Vespa adesso ride davvero di gusto e chiede a Mocio: “Avremo un brutto weekend dappertutto?”. Il militare meteorologo lo… rasserena: “Nooo… Un po’ di pioggia può arrivare sabato ma può essere una pioggia benefica, se vogliamo, meno intensa di quella che abbiamo sperimentato adesso”. Sperimentato?

“Insomma”, sorride Vespa giungendo le mani, “le stagioni di una volta ce le siamo perse. Buon Amadeus”, cioè il programma a seguire.

Si concludono “5 minuti” di niente tra i più infelici di quelli perduti, sprecati in questa breve vita terrena. Mi auguro che gli ascolti in Emilia Romagna siano stati irrisori, come quelli su scala nazionale. Altrimenti i 5 minuti sarebbero scattati nella testa di molti.

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