VACCINARE L’UMANITA’ DAL CINISMO

di GHERARDO MAGRI – “Dobbiamo vaccinare il mondo e farlo rapidamente”. Una frase suggestiva e concreta allo stesso tempo pronunciata da SuperMario, a braccetto con Ursula Von der Leyen al Global Health Summit di Roma, al cospetto (virtuale) del G20, con i suoi capi, gli scienziati, le organizzazioni internazionali e la società civile.

Da padrone di casa e da leader autentico, il nostro premier riscalda l’audience con parole vibranti, che richiamano le grandi gesta del 1957, sempre a Roma, quando nacque la prima forma di Comunità Europea.

Finalmente discorsi alti, da schiena dritta, progetti a vantaggio dell’intero villaggio globale, la politica che prova a ripulirsi e a compattarsi per lanciare sfide e ambizioni etiche di cui andare fieri. Sì, perché il primo e il secondo ricco mondo stanno per uscire dalla grande pandemia, ma si sono accorti che bisogna pensare seriamente al meno abbiente terzo, che si è appena infilato nel tunnel. Non ci interessa adesso inquinare i ragionamenti, sospettando che magari lo fanno solo per tenersi buoni i fornitori di manodopera a basso costo e un enorme bacino di potenziali clienti. Oggi ci concentriamo solo sull’incredibile proposta al rialzo spontaneamente e generosamente scaturite dall’incontro.

Tre grandi case farmaceutiche americane – Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson – mettono a disposizione 3.5 miliardi di dosi a prezzo di costo nel biennio 2021-2022, sparigliando a sorpresa il tema scottante della proposta lanciata da Biden sulla liberalizzazione dei brevetti, tra l ‘altro molto discussa e sostenuta dalle grandi economie europee capitanate da Draghi. Anche la scettica Merkel appoggia, sapendo che l’iniziativa sarà però su base volontaria. La UE stanzia, invece, donazioni per 100 milioni di dosi, Francia e Germania 30 a testa, L’Italia 15 più 300 milioni di investimento. Il Fondo Monetario Internazionale apre la borsa e offre 50 miliardi di dollari in aiuti. La Cina non sta a guardare e promette 3 miliardi, dopo che aver distribuito 300 milioni di dosi ad altri paesi.

C’è da esserne soddisfatti. Questa sì è una Cabina di regia come si deve: impegni presi in modo responsabile e a vantaggio di chi è in difficoltà. Raramente e difficilmente si sono raggiunti risultati definiti e quantificabili in tempi così brevi: di solito siamo abituati, in occasione di summit di questo tipo, a leggere tuttalpiù testi pieni di dichiarazioni d’intenti che lasciano il tempo che trovano, più che altro tanto fumo, dopo che si spendono notti solo per trovare le parole che accomodino tutti, o che non scontentino nessuno. Sono anche convinto che tante organizzazioni e fondazioni filantropiche faranno a gara per unirsi a un piano così importante di aiuti, creando un virtuoso effetto domino.

Un’occasione unica per dimostrare che la pandemia ci ha cambiati in meglio, per riscattarci come genere umano e per raggiungere un obiettivo comune: salvarci tutti insieme, senza nessuna distinzione di sorta, grazie a un’idea quasi banale, come mettere semplicemente e gratuitamente a disposizione un vaccino a chi non se lo può permettere.

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