UN GRAZIE AL PARLAMENTO CHE CI HA EVITATO LA CASELLATI

Per Salvini è un onore proporla. Per lei è una vergogna che non la eleggano.

Nel giro di poche ore, durata media dell’umana vanità, la Casellati passa dalla candidatura ufficiale a Presidentessa della Repubblica a memorabile trombata (alle spalle). Nel durante, una raffica di messaggini compulsivi, al ritmo di un’adolescente in tempesta ormonale, la notte prima cercando di convincere gli elettori, mentre c’è lo spoglio iniziando la campagna di mugugni, dopo la bocciatura litigando con i suoi sponsor per l’indegno voltafaccia di tanti colleghi e chiedendo furente almeno di riprovarci.

Diciamoci la verità: non tutto il tempo buttato fin qui è tempo buttato via. Avere evitato la Casellati è comunque un risultato concreto, per l’Italia. E se poi il suo mentore Salvini, che già in tempi lontani le aveva promesso con tono da demiurgo “un giorno ti farò Presidente” (per la verità, magari intendeva di un circolo del bridge), se questo mentore adorante poi fa l’offeso, dicendo “ho offerto la seconda personalità del Paese, ditemi voi come si fa a rifiutarla”, magari si faccia piuttosto la domanda sul come e sul quando lui e altri abbiano potuto mettere una come la Casellati proprio al secondo gradino della Repubblica, con tutto il rispetto, senza astio, solo per capire.

A questo punto, la rabbia scomposta della Casellati è l’unica traccia che resterà nella storia di questo passaggio surreale. La rabbia di una donna che ha già avuto tanto, verosimilmente anche più di quanto il suo valore meritasse, ma che evidentemente è ancora incapace di governare la propria ambizione e di accettare i propri limiti. D’accordo, è avvocatessa di Berlusconi, ma anche questo lasciapassare comincia a non essere più così potente, con l’andare degli anni. Lo accetti, si accetti. Faccia la presidente del Senato, che è già tanta roba. Tutto grasso che cola. D’altra parte, i miracoli non si ripetono all’infinito. Non sarebbero miracoli.

2 pensieri su “UN GRAZIE AL PARLAMENTO CHE CI HA EVITATO LA CASELLATI

  1. Alessandro Martinez dice:

    Abbiamo avuto come presidente uno che da direttore dell’Unità approvò l’invasione dell’Ungheria da parte dei carrarmati sovietici, uno che era il miglio amico di Tito il macellaio degli italiani… davvero la Casellati sarebbe stata peggio? cosa avrebbe fatto di così grave?

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