ULTIMA DE-GENERAZIONE ALLA GUERRA DEL RISOTTO

Protestare, ormai, è diventato come recarsi ogni giorno dal panettiere per comprare il pane. Si protesta per l’ambiente, per il caro prezzi, per la benzina, per i diritti civili, il più delle volte con cortei inutili e senza uno straccio di senso civico.

D’altronde, vige un’insoddisfazione generale che non può che sfociare in contestazione e dissenso, ma quanto successo fuori dal ristorante di Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano è davvero ai limiti della follia.

Gli autori del fatto sono gli attivisti del collettivo ambientalista e sociale Ultima Generazione, in pratica gli stessi che se ne vanno in giro per il mondo ad imbrattare opere e quadri perché “utile allo scopo”. Con il blitz al ristorante di Cracco, il gruppo ha rilanciato la propria campagna #IlGiustoPrezzo con un appello diffuso sui social, invitando cittadini e sostenitori a unirsi alla mobilitazione.

“Blocchiamo il lusso”, scrivono gli attivisti, denunciando il costo di un pranzo per due nel ristorante stellato che potrebbe equivalere ad un affitto o alla spesa mensile di una famiglia. “Mentre quasi due terzi degli italiani faticano ad arrivare a fine mese, c’è chi vive il privilegio di non dover scegliere tra un risotto d’autore e i pasti di un mese”, si legge nel comunicato.

In parole povere, secondo codesti fenomeni – che stranamente non scelgono mai di incatenarsi a Montecitorio – è Carlo Cracco il responsabile del capitalismo in Italia. Non l’avrei mai detto, considerando che, insieme a Massimo Bottura, è uno dei pochi chef italiani a preoccuparsi di dare un pasto ai poveri. Andranno pure a Maranello a chiedere di produrre Ferrari per chi non può permettersi un’auto? O alla Porsche lamentandosi che non è giusto che la gente guidi una Lancia Y? Se hai soldi per andare da Cracco, hai tutto il diritto di farti questo regalo. Altrimenti, la trattoria “Da Spartaco” sarà ben felice di riservarti un tavolo con 4.500 calorie a soli 25 euro. La grappa è in omaggio.

Qualcuno spieghi a Ultima DEgenerazione che non sono i ristoranti privati a dover provvedere a chi, purtroppo, vive in condizioni precarie, ma uno Stato con un vera politica sociale, che ha il dovere di creare opportunità di crescita economica per tutti, senza alcuna distinzione sociale.

In ogni caso, ammiro la facilità e la semplicità con cui questi “ribelli per caso” passano dal cambiamento climatico al risotto. Nel mondo del pensiero magico, a quanto pare, tutto è possibile.Pubblicità

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