La mia solitudine viene sconfitta mille volte al giorno da telefonate, chat, videochiamate, amici che liberano scemenze nel mio whatsapp come gli aerei i volantini sulla spiaggia. Il cellulare è bollente.
Io invece chiamo chi ha figli piccoli. Bambini chiusi in casa che piangono lontani dagli asili e dai compagni, dalle maestre e dall’aria. Bambini con i quali la vita è bella funziona qualche ora giù dallo schermo del cinema, poi finisce… perché i bambini hanno capito del nemico invisibile che ci minaccia, ma sempre più spesso chiedono e chiederanno: “Quando potremo uscire?”.
E tra le tante domande cui spesso un genitore non sa rispondere, e si inventa piccole bugie che suo figlio non possa rinfacciare nel tempo, questa è la più spietata.
Possono raccontargli un giorno che l’aria si è pulita, che persino l’acqua aveva bisogno di lavarsi e che sono tornati a scorrere i fiumi. Un altro giorno potranno dire ai loro bambini che i delfini sono arrivati nei porti, un giorno ancora che dopo sarà tutto più bello (attenti a non esagerare perché i bambini non sono in grado di tarare la loro esperienza per distinguere le utopie, ma sanno cogliere al volo molto bene le fake news. Le bugie degli adulti). E poi? E poi passano le settimane…
Per gli anziani è diverso, per molti di loro almeno. Gli gridano in faccia di essere i più vulnerabili, loro sorridono perché lo sanno: lo erano anche prima. Al freddo, al caldo, alle febbri. Gli anziani già sanno, già sapevano. Tra rassegnazione e forza d’animo, la vita li ha plasmati e quando guardano fuori dalla finestra pensano ciò che pensavano anche prima: quanto grande sia il passato e quanto breve sia la vita. A quanti esili fili resta appesa dal primo giorno fino alla fine.
Non ho figli. Stanno finendo carta, album e matite colorate. Stanno già finendo le scuse, la pazienza. Per favore non sgridateli. Giocate con loro. Devono tenere duro i genitori con i loro bambini, avere più forza della nostra. Tanta di più.
Siamo ricchi solo di speranze: aiutateli a capirlo da subito, e se li portate a fare la spesa teneteli sempre per mano, senza lasciarli mai. Mai. Nemmeno in casa. I bambini non possono vincere la noia da soli. Facciamo così fatica a capire noi, dunque per loro è impossibile senza il vostro aiuto. Senza il vostro amore.
(Ho letto molto sui bambini, in questi giorni: mi permetto di segnalare questo articolo
https://www.policlinico.mi.it/coronavirus-spiegato-a-bambini-e-adolescenti )