L’assassino è in galera, il giallo è risolto, non ci sarà un succulento revival del caso Yara. Cosa resta, allora, di questo fosco tormentone estivo del femminicidio di Sharon? Più che altro, due sensazioni, una peggiore dell’altra. E nessuna delle due nuova. La prima è il disgusto davanti alla macelleria mediatica di bassa lega, con il solito martellamento morboso di ipotesi, rivelazioni, insinuazioni, anche e […]