di TONY DAMASCELLI – S’el custa? La domanda partì da Guido Borghi ed era rivolta a chi lo aveva informato che il Tour de France non accettava ciclisti con maglia di squadra o scuderia, ma solo vestiti con i colori nazionali (così fino al 1962): la decisione era stata presa dagli organizzatori, il quotidiano sportivo “l’Equipe”. Dunque il padrone dell’Ignis replicò con la frase storica: […]