STO CON FRATIN, I SINDACI DELL’ABUSIVISMO DEVONO ANDARE IN GALERA

Finalmente abbiamo una certezza: il problema vero e centrale, per quel disastro naturale e prima ancora amministrativo sull’isola di Ischia, è il ministro Fratin. Nelle ultime ore non si parla d’altro. Mentre i soliti angeli del fango e la Protezione Civile si battono e si dibattono nel fango, la nostra politica è tutta concentrata sulle parole di questo ministro scellerato, qualcuno addirittura ne chiede le dimissioni, perchè no l’impiccagione. Intollerabile, così si sente dire, la sua dichiarazione: “Per fermare l’abusivismo in Italia basta mettere in galera i sindaci che lasciano fare”.

Il più indignato di tutti, alle volte le combinazioni, è il noto garantista Salvini: “Io i sindaci li voglio proteggere, altro che galera”. E avanti di questo passo, a questi livelli. Una tragedia immane, solo l’ultima della lista, ma sicuramente non l’ultima in questo Paese mezzo abusivo, finisce come al solito: dispersa e svilita tra le chiacchiere inutili e misere di una certa classe dirigente.

Ogni italiano, chiaramente, è in grado di farsi un’opinione sulle parole del ministro Fratin. Se però l’obiettivo è giustiziare lui, come minimo bisogna giustiziarne due: lui e il sottoscritto. Lo confesso, senza chiedere indulgenza: la penso esattamente come Fratin. Non sono un suo fan, no di certo, nemmeno sapevo che esistesse, fino a un mese fa. Ma quello che ha detto corrisponde esattamente al mio pensiero: per fermare l’abusivismo, vizio capitale di questa Italia ostaggio dei furbi, sarebbe bastato cominciare tanti anni fa a mettere in galera certi sindaci. Soprattutto certi sindaci dei borghi più piccoli e più lontani, così spesso eletti da strani giri, da strani interessi, da strani appetiti. Messi lì apposta da impresari voraci, da geometri equivoci, da famiglie particolari, proprio per chiudere un occhio, voltarsi dall’altra parte, firmare senza guardare. E soprattutto per non mettersi mai di traverso, imponendo la legalità, facendo rispettare le regole.

Se davvero questi sindaci andassero in galera, assieme a chi compie l’abuso, o comunque la pagassero cara come meritano i servitori della collettività che tradiscono l’interesse collettivo, molte costruzioni tirate in piedi nei luoghi più assurdi adesso non ci sarebbero. Poco ma sicuro. Vero è che comunque poi ci sarebbe sempre un governo pronto a firmare sanatorie e condoni, certo. Ma sarebbe un primo passo fondamentale: quanto meno, renderebbe chiaro a tutti che l’abusivismo è quella metastasi letale oggi – e ad ogni temporale – sotto gli occhi di tutti. Gli occhi degli italiani ogni volta inumiditi, ma gli stessi occhi pronti a chiudersi tranquillamente come se niente fosse pochi giorni dopo i funerali di Stato. Per ricominciare da capo, allo stesso modo. Con i sindaci che in galera non ci vanno mai. Anche perchè, come s’è capito proprio in queste ore, il problema è il ministro Fratin, con queste sue scandalose idee sovversive. Cosa va a inventarsi, cosa c’entrano i sindaci con l’abusivismo, in Italia.

Andrà tutto bene, certo, anche stavolta.

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