SPENDERE LA GIOVINEZZA NEL FLASH MOB PER I FERRAGNEZ

Notizia terrificante. Ci mancava solo questa, piove sul bagnato, non c’è fine al peggio e via con tutta la sinistra letteratura del caso. Dopo la guerra, dopo il terremoto turco-siriano, un nuovo cataclisma si abbatte su di noi. Il quieto pomeriggio di un tranquillo sabato italiano viene squassato dall’annuncio via social: “Incredibile ma vero, la manifestazione in sostegno dei Ferragnez a Milano è stata annullata per troppe partecipazioni. Dopo che negli scorsi giorni diversi fan avevano pensato di organizzare un flash mob in sostegno della coppia più famosa di Instagram, che dopo Sanremo vive la sua crisi nera, qualche ora fa è arrivato lo stop da parte delle autorità milanesi”.

A dare il triste annuncio è una certa @BarzAlessia, organizzatrice del flash mob. Proprio lei, nei giorni scorsi, si era prodigata per lanciare l’allarme e la necessaria mobilitazione, al grido, anzi, all’hashtag “CHIARAXDONAFEDEZ”. Spiegava la Giovanna d’Arco de noantri: “Appello a tutti, vista la crisi della famiglia #Ferragnez, in sostegno di #Fedez e #ChiaraFerragni faremo una manifestazione per dargli la nostra vicinanza. Ci troviamo a Milano Sabato 18/02 ore 16 piazza Duomo! Ci sarà lo striscione con scritto #ChiaraXdonaFede”.

Niente, salta tutto. Come spiega proprio lei, @BarzAlessia, bisogna annullare lo storico avvenimento “a causa della troppa esposizione”. La piazza, secondo quanto riportano i giornali, sarebbe stata presa completamente d’assalto, causando non pochi disservizi ai cittadini nonché alla sicurezza pubblica.

Ricapitolando: una massa di italiani, tendenzialmente giovani, era pronta a scendere in piazza per chiedere ai Ferragnez di non litigare, meno che mai di dividersi. Che poi salti tutto è un altro paia di maniche. Vale l’intenzione.

Cosa dovremmo dire noi, che insensibili al disagio del fluido Fedez e della sua amata non eravamo pronti ad aderire? Noi vecchi, noi di un mondo antico, che a quell’età degli entusiasmi convocavamo nei licei il progenitore del flash mob chiamandolo assemblea volante, per temi banali come l’omicidio Moro, il golpe in Cile, l’abolizione della scala mobile: cosa dovremmo dire?

Niente, dobbiamo sentirci in colpa anche solo perchè fatichiamo a comprendere. Per fortuna il flash mob è saltato, evitandoci l’umiliazione di starcene a casa tranquilli mentre là fuori si vivono simili drammi umani.

Io non so se a forza di sbianchettare la fatica, il dolore, il brutto della vita, come noi abbiamo fatto con le nuove generazioni, questo sia il risultato vero di cui dobbiamo vantarci. Non lo so e preferisco non saperlo. Ma la sola idea che tanta giovinezza venga spesa per un flash mob dallo slogan “#ChiaraXdonaFede” potrebbe farci pensare. Magari pensare il peggio di loro, di questi ragazzi che hanno consegnato l’anima al nulla, ma prima e soprattutto pensare il peggio di noi, che così li abbiamo cresciuti.

Continuiamo a frignare perchè paghiamo un’epocale fuga dei cervelli, dei cervelli migliori. Ma se il flash mob per i Ferragnez è tutto quello che rimane qui, diamoci da fare per pagare il biglietto a quelli che scappano. Si mettano in salvo almeno loro.

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