SOLO LO CHEF NUNEZ CHIAMA GLI INFLUENCER COL VERO NOME: SCROCCONI

Manuela Gutierrez è bella, alta, pare sia un’avvocato, gode di crediti immensi sui social, è dunque una influencer di quelle giuste e ha scritto ‘sta roba qui: “Ciao, come stai? Il tuo ristorante è semplicemente spettacolare! Sarò in Messico alla fine del mese con il mio ragazzo, e mi piacerebbe sapere se è possibile effettuare uno scambio pubblicitario, dove consiglio e mostro i vostri servizi sul mio Instagram in cambio di un pasto per due. Sarebbe un onore per me lavorare con te”.

La richiesta è indirizzata al titolare di Sud 777, locale indicato tra i 50 top del Sudamerica, sito in Città del Messico e di proprietà dello chef Edgar Nunez, il quale non ci ha pensato sU e, sfruttando le proprie arti culinarie di cucina vegetariana, ha preparato un cetriolo e ha replicato fermo e imperturbabile: niente da fare, gli influencer sono “gorrones internacionales”, scrocconi universali.

La risposta di Nunez lo ha portato a raddoppiare il numero di followers, la Manuela si è scusata, ma ormai la frittata era bruciata. Per la proprietà transitiva applicata nelle nostre latitudini ci vorrebbero molti chef tipo l’Edgar con il sombrero, perché a influencer stiamo in esubero e posti in piedi, tutti belli, bravi, eleganti, impagabili, a volte non paganti.

La senorita Manuela dovrà rinviare il pranzo e preparare i pesos. Il Messico è una terra di calma e attesa, un giorno di tantissimi anni fa, quando non esisteva la teleselezione in centroamerica, chiesi, alla centralinista del Chapultepec Hotel di Città del Messico, una telefonata con il giornale: “Ahorita”, un attimo, rispose gentilmente la dolce ragazza.

Dopo quindici minuti, con i fumi del fuso orario diversissimo, rifeci il numero e la risposta fu simile: “Ahoritita”, un attimino, dunque.

Altri dieci minuti, ormai avevo perso la speranza che il mio articolo venisse pubblicato, “ahoritita mismo”, proprio un attimino.

Provai a domandare “ Lo que es para usted, ahorita?”. signorina cos’è per lei un attimino?. La risposta fu splendida e costituì l’inizio del mio articolo rivisto e corretto: “Senor, ahorita puede ser un dìa como una vida”, un giorno come una vita. Tranquilla Manuela, ahorita, ahorita mismo.

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