SILVIA RAPITA DA GALANTUOMINI

di CRISTIANO GATTI – E’ tornata a casa, tutti felici e contenti, abbiamo un eroe in più. Se ne sentiva la mancanza, visto che i medici e gli infermieri ci sono già venuti a noia.

Bentornata Silvia Romano, l’Italia ha fatto la cosa giusta per riportarti a Milano, spendendo quello che c’era da spendere, a cominciare dagli stipendi e dai mezzi tecnici pagati ai servizi segreti che per mesi e mesi hanno seguito le tue orme.

Senza rinfacciare niente, è di questo che forse dovresti anche un po’ parlare, adesso, cara Silvia. E anche se ormai sei diventata islamica, dunque noi siamo diventati infedeli, qualcosa sarebbe bello sentirti dire subito, prima di qualunque altra cosa, su questa Italia del dannato mondo Occidentale che comunque non ha abbandonato una sua ragazza rapita.

Invece. Invece da quando hai messo piede in Italia non hai fatto altro che illustrarci un sacco di pregi dei tuoi rapitori.

Hai tenuto subito a precisare che non ti hanno trattato male. Che nei vari covi della prigionia eri comunque sempre libera di muoverti. Che ti hanno concesso di leggere il Corano. Che ti hanno spiegato le loro ragioni. Che non ti hanno costretto a sposare nessuno (quanta umanità). Che ti hanno assicurato da subito sul loro piano, che mai e poi mai ti avrebbero sgozzata.

Se non si parlasse di una prigionia, avrebbe tutta l’aria di un resoconto al ritorno da un Mediterranee. Mancano le diapositive, questo è vero, ma la tua indulgenza sa quasi di nostalgia e di rimpianto.

Nella lunga storia dei rapimenti, il più odioso dei mezzi per procurarsi denaro, perchè priva della libertà gli esseri umani, ci hanno spiegato mille volte questa faccenda della sindrome di Stoccolma, che alla fine vede i rapiti legarsi a doppio filo con i carcerieri.

Sembra questo il caso classico. Eppure tu stessa, dopo aver concesso tutte le attenuanti alla banda, tieni a precisare di essere in ottima salute, fisica e mentale. Di essere nella tua piena lucidità psichica.

Allora, per essere franchi fino in fondo. Di fronte al dramma che tu e la tua famiglia avete vissuto bisognerebbe solo tacere e applaudire, portando rispetto. E questo è assicurato. Se però è concesso, almeno qui in Occidente, esprimere anche un minimo di impressione, questa riguarda proprio la sorpresa di sentirti parlare così di criminali. Sì, cara Silvia, perchè di questo, al netto delle tue concessioni umanitarie, si tratta: di bande criminali che rapiscono persone per finanziare il terrorismo. Nel gioco dei buoni e dei cattivi, per quanto noi occidentali possiamo essere ripugnanti, i cattivi restano loro. Sarebbe importante che ti fosse chiaro, almeno dopo averci dormito sopra.

Anche se dai tuoi racconti appaiono come mezzi samaritani, restano degli incommensurabili farabutti, della peggiore specie. Forse tu hai imparato a vederli con altri occhi, ma sarà meglio che te ne faccia al più presto una ragione: qui, nel Paese che ti ha riportato a casa, non è cambiato niente. Da noi, rapitori e terroristi non si giustificano, si combattono.

12 pensieri su “SILVIA RAPITA DA GALANTUOMINI

    • Cristiana dice:

      Questa sintesi è perfetta in tutte le sue parti……. questo comportamento si può spiegare solo se , a noi, non è stata detta tutta la verità …….. oppure , le hanno fatto il lavaggio del cervello……popolo Maestro in questa pratica di persuasione.
      Non c’è altra spiegazione…….

    • lamberto righi dice:

      francamente ho un’altra opinione ed è quella che data la notizia della liberazione avrei chiuso l’argomento lasciandola ai suoi problemi,ammesso ne abbia. Quindi storia chiusa. Se fossi – E NON LO SARO’ MAI- direttore di un giornale avreiu seguito questo percorso. Chiuso con Silvia. Sono affari suoi. I commenti lasciano il tempo che trovano. Ognuno ha la sua opinione .La mia è quella che da ora in poi andrebbe ignorata.

  1. Monica dice:

    Per conto mio le lascerei un mese per” riciapas “ visto l’esperienza e pressioni che ha avuto. Scaduto il mese, un bel calcio nel sedere e via a lavorare a vita, per restituire almeno un infinitesimo del malloppo, destinato a chi interpreta il Corano a piacimento, ovvero gli estremisti terroristi e delinquenti.

  2. Flora Morandi dice:

    Con tutta l’emergenza che c’è in Italia ci mancava QUESTA che ci dice che si trovava bene dove stava che è diventata islamica e noi paghiamo a questa GENTAGLIA un riscatto per riportare nella nostra Patria questo essere NON VA BENE

  3. Francesco Marini dice:

    Carissimo Gatti,il tuo commento sulla liberazione”misteriosa” dell'”eroina” Silvia,ha coinciso con le mie prime impressioni di forte dubbio sulla vicenda.
    Qualsiasi rapitore,pur nella giustificazione di una presumibile giusta causa,deve essere considerato un “carnefice” della libertà personale.
    La conversione della fanciulla all’Islam,la trovo equivoca e non mi si dica della cosiddetta sindrome di Stoccolma!!
    Per me,tutto sommato,la ragazzina poteva starsene là dove era tutto bello,perfetto,un trattamento da Club pseudomediterranée.
    Forse sono stato un po’ grezzo nella mia critica.Ma da buon lombardo-bresciano,non ho capito tutta la trama che ha coinvolto servizi segreti e,soprattutto un verisimile cospicuo riscatto pagato con il danaro di noi contribuenti,soprattutto in un momento di crisi .
    Cordiali saluti.
    Francesco Marini.

  4. David Duval dice:

    ITALIA PAESE DI GIOPPINI. GB e USA non pagano MAI riscatti.
    E ci dobbiamo pure sorbire la baggianata della conversione volontaria all’islam…….
    È chiaro che un blitz in Somalia avrebbe avuto esiti imprevedibili , visto che non è neanche uno Stato, la Somalia. Ma la fermezza lo Stato l’ha applicata solo una volta nella storia, con il rapimento Moro e solo perché erano morti i 5 ragazzi di scorta e si temeva una rivolta di Polizia e CC .Ma da allora non più.
    Ovviamente siamo ,e con merito, gli zimbelli di usa e gb con grande sofferenza delle nostre forze speciali (GIS, COMSUBIN, COL MOSCHIN, 17° STORMO INCURSORI, NOCS, btg. TUSCANIA , btg.SAN MARCO E LAGUNARI) tra le migliori del mondo che devono rassegnarsi a fare esercitazioni ( ogni tanto gli facciamo arrestare qualche latitante o prendere qualche pazzo che si barrica in casa) e le parate del 2 giugno. W L’ITALIA ??

  5. Dongiovanni Cristina dice:

    Sono rimasta senza parole per la conversione, e sono rimasta senza parole per il buonismo verso i suoi “aguzzini” . Ma le ragioni devono essere profonde, e soprattutto preesistenti. L’evento ha agito su un’ideologia troppo indefinita, una fragilità troppo profonda, un vuoto affettivo enorme. Io di questo sono certa. Per quanto mi riguarda è l’ennesimo esempio di umanità senza certezze, che arranca, ingenua e disarmata, altro che forte. Mi spiace per lei, ma non posso certo mettermi a pensare che lo stato italiano non dovesse fare di tutto, non dovesse combattere per portare a casa una sua giovane cooperante. Non ci penso neppure a farmi venire un barlume di dubbio.
    Dovevamo spendere tutte le energie possibili, con una piccola eccezione: non pagare il riscatto. Come abbiamo fatto per Moro e tanti . Dovremmo impedirlo anche in questi casi si. E chi parte dovrebbe saperlo bene.
    Quello che è Silvia Romano dentro oggi è un fatto esclusivamente privato a mio parere e non può entrare nella valutazione sul doveroso intervento per liberarla. E non riesco neppure troppo a valutare i contenuti delle sue prime esternazioni, che certo hanno irritato anche me. Per me la lucidità non è un’affermazione, è uno stato psicologico che va valutato con attenzione e nel suo significato più multiforme.
    Ero felice domenica, ma il realtà questa oggi mi sembra una storia tutto sommato triste.

  6. Riccardo dice:

    Prima rimborsi il riscatto, poi libera di dire quel che vuole. Nel frattempo passaporto requisito prima che si dia alla macchia.

  7. Angela dice:

    Non sono solo fatti suoi, lo sarebbero se la sua famiglia avesse pagato il riscatto, invece sono soldi di tutti noi che avrebbero potuto essere adoperati x cose molto importanti soprattutto in questo tragico momento e invece finanzieranno atti terroristici dove moriranno un sacco di innocenti

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