SI METTANO IN PACE I BECCAMORTI, IL NAPOLI NON SCHIATTA

Si studiano strategie e tattiche per fermare il Napoli. Evitando attentati e roba criminale che ormai fanno parte del linguaggio barbaro quotidiano, devo dire che annuso una strana aria attorno alla squadra di Spalletti&De Laurentiis (viceversa), l’attesa che possa improvvisamente sciogliersi come il sangue del patrono, restando bloccata e/o condizionata da infortuni, squalifiche, varie ed eventuali.

Ma mi faccia il piacere, diceva Totò che è attuale nei secoli dei secoli. Il Napoli è ‘na cosa grande, gli altri si adeguino, se ne facciano una ragione, non c’è trippa per nessuno, a parte i gatti, la squadra è perfetta, di muscoli e di fosforo, il “Llusciano” allenatore è un fior di professionista anche se, nel caso lo scoprissi vicino di ombrellone, partirei immediatamente per le Dolomiti o le Ande a scelta, perché non lo sopporto per come supercazzola nelle conferenze stampa e anche per come si addobba, comprese le mezze sopracciglia.

Venendo da Certaldo conosce di certo Boccaccio e la Nuta che aveva due poppe che parèan due ceste di letame, cito apposta il “Decamerone” perché saranno cento suppergiù anche i giorni che dividono lui e o’ Napule dal titolo.

Dunque lo shadenfreude, il piacere delle disgrazie altrui, resta un giochino perverso per le cosiddette inseguitrici, un gruppetto che spera nel finale a sorpresa tipo Bitossi Bitossi …Basso. Ma stavolta non siamo a Gap 72 ma a Napoli 2023. E allora, zitti e guardate la capolista.

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