SE SCANZI HA SCHIFO DI RAZZI

Il Torquemada de noantri torna a tuonare. Stavolta il moralismo dell’implacabile giudice Andrea Scanzi incenerisce una povera vittima inerme, che dopo tutto si commenterebbe da solo: Antonio Razzi. Costui, dopo essersi esibito su mille fronti interni, con analoghi risultati piuttosto grotteschi, stavolta è andato ad esibirsi su quello ucraino (appena al di qua, in Romania, perchè dentro non ce lo vogliono), in questo caso per portare aiuti umanitari.

Niente da fare, nemmeno questa è buona. Scanzi si degna di sprecare un po’ del suo veleno letale, scrivendo con toni adeguati il verdetto via Twitter: “Ma perché la tragedia deve finire in farsa? Che pena, che schifo”.

Persino inattesa la risposta francescana di Razzi, che tutti sanno capace di ben altro lessico: “Caro ma non caro Andrea Scanzi, non capisco il senso di questo post. Non capisco perché sia vergognoso il fatto che io sia andato al fronte a portare aiuti umanitari a donne e bambini in serie difficoltà”.

Il popolare Razzi non sa con chi ha a che fare, evidentemente. Quando sale sul pulpito, Scanzi non fa sconti a nessuno, a parte Scanzi.

In molti, qui in Italia, si chiedono difatti dove fosse finita tutta questa suscettibilità moralista quando un giornalista anellato e borchiato si indignò contro il Paese piagnone “per questa stupido raffreddore, che mi ha fatto cancellare la tournee del mio spettacolo teatrale” (era il Covid, prima maniera). Oppure quando lo stesso giornalista non esitò a saltare la fila per il vaccino adducendo le scusanti più penose.

Dove fosse allora Scanzi, dove fosse il suo giustizialismo spietato, ora così implacabile con Razzi, nessuno sa spiegarlo.

Ci può stare che Scanzi abbia bisogno di liberare il proprio complesso di superiorità almeno su Razzi, dato che da quelle volte non gli riesce più con gli altri italiani. Ma non è sicuro. Può essere semplicemente che Scanzi non abbia il senso del limite e del ridicolo, come tutti quelli un pelino pieni di sè, che amano giocare a Dio almeno con i Razzi, provando “schifo”.

Ecco, adesso che ha stabilito differenze e distanze tra sé e Razzi, si rimetta comodo nei salotti della televisione. Non è sicuro che la sua dura presa di posizione possa davvero cambiare le sorti della guerra. L’unico effetto tangibile, al momento, è aver drasticamente rialzato le quotazioni di Razzi. Schifo per schifo, meglio quello che almeno va a portare qualche genere alimentare ai profughi in fuga. Sclerare per la tournee teatrale che salta per il Covid, Scanzare la fila per farsi prima il vaccino: questo resta decisamente peggio. Non c’è gara.

Un pensiero su “SE SCANZI HA SCHIFO DI RAZZI

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Direttore Dott. Cristiano Gatti,
    Preferendo, da sempre, un buon libro a quello che un tempo si definiva il “tubo catodico” , non so chi sia questo “..popolare SCANZI “.
    Tubo per tubo, probabilmente non mi perdo nulla.
    Agevole , poi, confonderne il cognome in SCAZZI , termine emblematico alquanto, giusto per fare anche il paio con RAZZI .
    Leggendo ciò che lei scrive , si può ben dire che con i RAZZI non ci SCAZZI.
    Insomma, non mi pare che si possa comunque parlare di menti illuminate .
    È tutto riducibile a frizzi e lazzi , sia da Razzi che da Scanzi .
    Con buona pace di quel minimo di decenza , per tacer d’altro, che le contingenze imporrebbero.
    Cordialmente, e sconsolatamente.
    Fiorenzo Alessi

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