SE NEANCHE LA MADONNA SALVA IL LEADER VENETO NO-VAX DAL COVID

Con Lorenzo Damiano, cinquantaseienne leader No-vax del Veneto finito in terapia sub-intensiva, giocare sporco verrebbe fin troppo facile.

Probabile contagio contratto a Medjugorje, integralismi religiosi degni di don Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, sentenze inappellabili contro la dittatura sanitaria in atto, la libertà negata a far da dama o cavaliere a qualsiasi rivendicazione.

Verrebbe così facile giocare sporco e appellarsi a una sorta di inevitabile giustizia divina, al Padre Eterno, ai Santi, alla Madonna, proprio quella della visita fatale, che stufi e spazientiti di essere tirati in ballo, a un certo punto decidono di dare buca e levarsi di torno. A forza di sentir scemenze e di esser considerati complici, decidono di scagliare lo strale divino e con mira da cecchino colpiscono l’incosciente predicatore.

Verrebbe facile, ma le cose sono ancora più semplici, più piatte della terra sulla quale deambulano personaggi quali Lorenzo Damiani. Più semplici ma non per questo meno terribili.

Le cose sono semplici e terribili perché sempre più, per l’ennesima volta, il maledetto virus dimostra di fregarsene di schieramenti, fedi, dittature, percentuali, anagrafi, censo e santi in Paradiso. Lui si dà da fare qui, sulla terra, e non guarda in faccia nessuno, tantomeno chi si mostra arrogante e supponente nel credere che si possa scendere sul campo di battaglia senza scudi. Armati di nulla e per questo così amati dal virus stesso.

Lorenzo Damiano è l’ultimo di una lunga serie di integralisti, taluni integralisti negazionisti, oltre che insulsi piagnucoloni della libertà negata, finché arriva il giorno nel quale la libertà viene loro negata davvero.

Non gioisco, non ho vendette o rivalse da far valere, la sventura ha colpito lui e so che, pur vaccinato, la sventura può colpire me e chiunque, ma sarei ipocrita se negassi di non aver pensato per un momento di poter giocare sporco.

A forza di evocare una seconda Norimberga contro chi sostiene e promuove la vaccinazione anti-Covid, il Covid stesso lo ha messo alla sbarra, e gli auguriamo di uscirne presto, con tanto di Green Pass, suo malgrado, in quanto guarito. Sanato e rinsavito anche, si spera, sebbene mutare certe teste sprovviste d’elmo sia impresa forse non umana.

Tant’è che ci sta provando il virus. Non bastasse, toccherà rompere di nuovo le scatole al Padre Eterno, alla Madonna e ai Santi in Paradiso.

Davvero non si può proprio riposare in pace.

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