SE MARADONA E’ MEGLIO ‘E PELE’, MESSI E’ MEGLIO ‘E MARADONA

Quante prudenze, quanti pudori, quanti eufemismi acrobatici: si legge veramente di tutto, sul grande confronto tra i divini del pallone, dopo il trionfo di Messi al Mondiale. Adesso che nessuno può più rinfacciargli la ritrita mortificazione di sempre, bravo ma non ha la laurea del campionato più importante, i cuordileone si spingono a dire e a scrivere che dopo il Qatar sì, Messi può reggere il confronto, diciamo pure che Messi è il degno erede di Maradona.

Però, quanto coraggio tutto assieme. D’altra parte Maradona è un mito e un’icona intoccabili, hai visto mai che fargli ombra possa risultare scomodo. Chi se la sente di stonare nel coro del Pibe de Oro. No, usciamone comodi e incolumi: Maradona resta Maradona, tuttalpiù Messi gli può stare di fianco. Un bell’ex-aequo e non se ne parli più.

Ma siccome almeno nello sport il calcolo e il conformismo nei giudizi potremmo pure evitarceli, ritagliandoci un angolo di serena libertà critica, io voglio godermi questa possibilità e dirla tutta fino in fondo: Messi è meglio di Maradona. Lo pensavo già prima di questo Mondiale, questo Mondiale non cambia nulla, caso mai aggiunge qualcosa senza alterare la classifica. Né tanto meno ho bisogno del patetico melodramma di Adani, peraltro un difensore che la sparava di stinco al terzo anello, per comprendere e apprezzare il capolavoro: Adani, caso mai, ti porterebbe d’istinto a odiarlo, il povero Messi. Ma chiaramente non possiamo prendercela con Messi se il suo cantore italiano è diventato Adani. Pelé e Maradona avevano Brera e Mura, a Messi è rimasto il fondo di magazzino.

Se poi serve la giustificazione scientifica, dico che Messi è meglio di Maradona perchè ha gli stessi colpi, come lui scarta mezze squadre ed entra in porta col pallone, ma a differenza del grande Dieguito sa giocare di più con e per i compagni. Ogni volta che apre il gioco, spalanca una finestra sull’infinito.

Restando sul personale, posso tra l’altro ammettere che per me – gusto mia, estetica mia – il giocatore migliore di sempre non è Messi, ma Cruijff, massima espressione del campione totale, bravo di testa e di piede, tecnica enorme, eppure atleta incontenibile e instancabile (in una partita correva più di quanto Messi e Maradona insieme abbiano corso in tutta la carriera). Ma qui – sul più grande in assoluto – si entra in una questione che potrebbe prenderci più tempo della discussione governativa sul Pos. Restiamo al derby dei tempi più recenti, al derby argentino. Restiamo cioè nel settore raffinato di quelli che chiameremmo non tanto giocatori, ma giocolieri. Le foche a due piedi, i fantasisti fantasiosi e col numero 10. Nessun dubbio: Messi sta un gradino sopra Maradona. Anche se non ha giocato a Napoli. E che sia finita una volta per tutte. Se poi vogliamo assecondare anche quelli che giudicano tutto a risultati, niente da fare, persino parlando di vittorie e trofei Messi vince per distacco. Non contano i sette Palloni d’oro a zero, perchè Maradona mai sarebbe riuscito a vincerlo (all’epoca riservato agli europei). Ma restando solo ai trofei comparabili, non c’è partita: se elencare quelli di Messi è fatica, per Maradona ci si ferma a una Coppa Uefa e due scudetti.

Poi c’è la narrazione – story-telling, certo -, il romanzo, l’epopea: e allora Maradona batte tutti, non tanto per il talento smisurato, ma per il suo vivere maledetto. Certo Messi sfigura, in quanto a vita spericolata ed eccessi allucinogeni. Ma questa non è gara tra campioni: è gara tra prototipi dell’esistenza.

Sul campo Messi è eccezionale e naif, fuori dal campo è di una normalità felpata. Ecco allora la curiosità da qui in avanti: vediamo finalmente se anche il fenomeno normale – banale e prevedibile come il ragioniere del piano di sopra – può essere riabilitato nella scala valori dell’idolatria popolare. Per molti di noi, per molti dei nostri ragazzi, vale la regola che l’artista debba essere svitato e canaglia, sopra le righe e fuori dalle regole. Compiti a casa per il domani: come ce lo spieghiamo allora Lionel Messi, il numero dieci più grande di tutti, il numero dieci che è meglio ‘e Pelé?

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