Enrico, detto Chicco, e Dietilinde, detta Lilli, al secolo Mentana and Gruber si stanno affrontando come nelle peggiori assemblee condominiali o, a scelta, in uno di quei programmi televisivi tipo Uomini e Donne o roba del genere.
La giornalista conduttrice ha gonfiato il petto, nel senso buono, e alzata la cresta, idem come prima, perché il giornalista direttore aveva sforato il suo tiggì di un bel quarto d’ora, così trasformando il suo Otto e mezzo in Otto e quarantasei. Ma non è finita mica qui, la bolzanina ha attaccato di brutto il calabromilanese dicendo testualmente: “..l’incontinenza è una brutta cosa..”.
Ora escluderei che frau Gruber alludesse alla involontaria perdita di urine del direttorissimo, ma la perfida frase, pronunciata ad esempio da una Santanché qualunque, avrebbe provocato come minimo la discesa in campo degli urologi di sinistra, e invece proprio Mentana non ci ha più visto e, con il tono del disprezzo bieco, senza nemmeno nominarla, l’ha battezzata “maleducata”, e così al capo dell’emittente, dicasi Salerno, ma anche agli altri dirigenti, ha affibbiato un aggettivo di altri tempi: ”ignavi”, utilizzato dall’Alighieri nell’Inferno, Canto terzo, peccatori che hanno scelto di stare vicino al più forte mai prendendo posizione, nel bene o nel male.
Si preannuncia un confronto tosto tra il compagno della ”Belva” e la consorte di monsieur Charmelot, inviato di guerra. Abituati a stare con il culetto nella nutella, d’improvviso, il Chicco e la Lilli si ribellano e si battono in difesa del sovranismo, ma stavolta è il loro.
Penso che entrambi abbiano fatto la pipì fuori dal vaso. Che è una cosa più brutta dell’incontinenza.