Non sono ancora chiuse le liste, ma almeno abbiamo una chiara indicazione di voto: esterna, molto laterale, comunque priva di qualsiasi ambiguità. Così si schiera e ci invita a schierarci quel genialoide di Medvedev, peraltro già molto chiaro in altre occasioni, sul conto dell’Occidente: “Europei, punite i vostri governi idioti”.
Il dono della chiarezza resta un dono, e su questo l’illuminato Medvedev non ha niente da imparare. Per quanto riguarda noi europei, possiamo però rispedire tranquillamente al mittente l’esortazione (da noi si chiama ancora così, esortazione, a differenza di quelli che riceve sempre lui da Putin, quelli si chiamano ordini e non si discutono).
Caro Med, grazie dell’aiutino, ma se c’è una cosa di cui noi europei proprio non abbiamo bisogno è l’aiutino al momento del voto. Sappiamo bene chi sono, come sono, quanto valgono i nostri governi. E anche le nostre opposizioni (vecchio Med, l’opposizione è quella che può discutere gli ordini di chi comanda, chiaramente sarebbe troppo lungo spiegartelo, e probabilmente nemmeno lo capiresti).
Per cui: grazie del pensiero, ma risparmiati la fatica e concentrati sui governi tuoi. I nostri saranno anche idioti, ma ogni tanto si possono cambiare. Non è una differenza tanto idiota.
Mettiamola così: noi europei ci teniamo i nostri governi idioti, voi pensate ai vostri. Senza offesa: un luogo dove hanno tenuto Medvedev come primo ministro dal 2012 al 2020 non se la passa poi tanto meglio.