Si può provare a dirla meglio, sperando che diventi più interessante: l’Europa avrebbe intenzione di dare 500 miliardi ai Paesi più colpiti dal Covid. Agli italiani, 100 miliardi. Con un piccolo dettaglio niente affatto secondario: non vanno restituiti. Come ha voluto precisare la Merkel, è un aiuto “che non deve incidere sui debiti dei singoli Paesi”.
Wonderful, questo dovremmo dire noi. E thank you, magari, se ne siamo capaci.
E’ talmente bella, è talmente forte, che risulta persino difficile credere. Come ai miracoli. Invece, se va in porto, è proprio così. Bisogna solo superare le resistenze dei quattro Paesi del Nord, sempre quelli, che hanno un sacco di pregi, hanno sistemi sociali invidiabili, ma non contemplano in questi sistemi la generosità e la solidarietà.
E comunque, il problema non sono solo questi quattro Paesi. Anche qui, tra di noi, c’è chi fa lo schizzinoso. Le opposizioni proprio non ce la fanno a schiodarsi. Schiave del loro ruolo, a testa bassa, sono già partite col ma-me-mi-mu. Vogliono vedere, vogliono capire. Valuteremo, dicono.
Valuteremo? Ora: l’opposizione è magnifica e insostituibile, guai a noi il giorno che perdessimo la capacità di opporci. A Conte e a chi per lui. Ma se una volta, magari per due vasi caduti in testa a quelli giusti, arrivano 100 miliardi a casa nostra, una casa in cui non ci sono più gli occhi per piangere, le opposizioni potrebbero pure dire bene, prendiamo, tante grazie. Anche se casualmente è la stessa posizione della maggioranza. Perchè non è una vittoria della maggioranza. E’ solo e semplicemente un enorme regalo agli italiani. O siamo al punto che persino i regali riescono a dividerci?