A volte basta il pensiero. L’intenzione. In questo caso, apprezzabili. Ma in certi momenti bisogna anche trovare la forza di fermarsi lì.
Certo tutti i credenti avrebbero una gran voglia di incantarsi come sempre davanti al mistero dei misteri, la Resurrezione, dentro una chiesa, in comunità con gli altri.
Ma stavolta, a Dio piacendo, non funziona come a Pontida. Non serve una grande adunata fisica e un capo che la guidi con parole ieratiche dal palco. I credenti hanno una naturale dimestichezza con l’intimità dell’anima, con la solitudine del silenzio. In mezzo alle guerre e alle persecuzioni, sanno bene come ritagliarsi un angolo di trascendentale, senza bisogno di una chiesa edificio. E nonostante lo zelo di Salvini, i credenti sapranno bene come vivere la Pasqua anche in mezzo ai tormenti del Coronavirus, lontani gli uni dagli altri, solo fisicamente.
Ciascuno dentro se stesso, i credenti sanno che è meglio per tutti, per sè e per gli altri, stare ancora distanti, fuori dai luoghi affollati. Di più: sanno che è persino meglio pregare nella sicurezza e nella calma del proprio rifugio che pregare con le ansie della prossimità e del contagio. Sarà così, per una volta. E non sarà nemmeno così male.
Quanto al bisogno di assemblea del diacono Salvini, il problema resta personale. Solo suo. Ma da qualche parte, magari guardando semplicemente a San Pietro, guardando quella piazza vuota, con un Papa solo alla finestra, troverà la soluzione alla propria frenesia religiosa.
Si metta tranquillo: una vera Pasqua non ha per forza bisogno delle adunate. Se non si possono fare, non si fanno. Anche vuote, le chiese saranno affollate. Una chiesa non ha bisogno del pienone. Non è il Papeete.
Caro Dott. Cristiano Gatti,
Con sincerità dico che alcune uscite (non tutte, suvvia) dell’attuale Pontefice Massimo della Lega sono proprio “….una cagata pazzesca !”.
Se è vero che la critica cinematografica , la stessa che nell’immediato bollo’ in termini denigratori i film della saga FANTOZZI, ha poi rivalutato alla grande le interpretazioni di Paolo VILLAGGIO, copiarne una frase storica non potrà certo offendere o denigrare nessuno. Anzi , è una sorta di titolo onorifico per quello che Lei , dott. Gatti, sminuendone il valore anche ecclesiastico relega al grado di semplice diacono.
Quanto al Buon Dio , non significa che IDDIO debba essere BUONO per forza o….a prescindere : le attuali contingenze mi pare siano una riprova che , volendolo, può’ proprio essere un’ IRADIIDDIO !
Avrà avuto i Suoi buoni motivi per offrirci una simile , ennesima riprova ANCHE della Sua potenza distruttrice : a dirla tutta, da credente (a modo mio, come penso sia un po’ per tutti) , non ne avvertivo la necessità , e prego che si dia una calmata.
Ne’ ritengo che, sempre Lui il Buon DIO , non prevedesse che le Chiese avrebbero subito la medesima sorte di tanti altri “luoghi” del Suo Creato : tutto chiuso, e tutti a casa. Se questo , comunque la si voglia mettere, era il disegno del Padreterno, anche il Salvini nazionale , che nella circostanza non è stato un padreterno quanto ad opportunità ed intelligenza propositiva, abbia pazienza.
Ed insieme abbia Fede , quella concreta e quotidiana , che può anche fare temporaneamente a meno, per intuibili cause di ….forza maggiore, di quelle che solo materialmente sono la Casa di Dio .
Ricordo , se non erro, che Cristo in persona attribuì al corpo dell’Uomo la qualifica di TEMPIO di Dio .
Non ci basta per “fare Pasqua” in famiglia e, sopratutto, restando in casa ?
Cordialmente.
FIORENZO ALESSI
Semplicemente incredibile
Forte Cris!
Sembra che Salvini non sappia cose elementari come che gli ospedali sono aperti 24 ore su 24, che ci sono farmacie aperte 7 giorni su 7 o comunque esistono quelle di turno e che le chiese sono aperte per la preghiera personale dei fedeli… non si possono tenere funzioni… ma se uno vuole andare a pregare (nel rispetto dei decreti… naturalmente) può farlo