ROMA-NAPOLI, TUTTI AL DERBY DELL’EGO

Roma-Napoli è un dettaglio, una nota a margine. La roba vera sta a bordo campo. Dunque Josè e Llusciano, vediamo chi strilla di più, come e quando e perché.

Mourinho se la spassa nelle sue vacanze romane, perde il derby, le busca dalla Juventus, ne becca sei in Norvegia, ma si guarda allo specchio, l’immagine risulta opaca e lui riesce a convincere che sia lo specchio a essere sporco.

Spalletti è già panna montata, ha annunciato una sua fiction su Totti dal titolo “speriamo di morì tutti, dopo”, dunque accendendo il fuoco sotto il barile di kerosene che sarà l’Olimpico.

Prevedo par condicio di fischi e alimorté, orgia di insulti e provocazioni, anche tra i due che hanno un ego capace di spogliare nudo Zlatan Ibrahimovic.

I Mourituri sono pronti al te salutant, l’indecenza di Bodoe non concede altre vergogne, l’eventuale sconfitta non permette alibi su organico e mercato, Mou non è più né special, né one, è diventato un Trebiciani qualunque, vive da pascià ma è un fachiro su un letto irto di chiodi, se si ferma è perduto.

Spalletti sa di poterne approfittare in modo perfido, ha voglia di dare il segnale per scatenare l’inferno, cosa che, del resto, ha già fatto con le parole su Totti da lui chiamato apposta soltanto per nome di battesimo.

Odore di zolfo. Manca soltanto una frase di De Laurentiis, poi si giocherà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *