ROMA CAPOCCIA (FUORI DI)

Romolo Mourinho e Remo Sarri, ecco la coppia che farà la città eterna più bella e più superba che prima (Petrolini-Nerone).

La folla è calda, da mafia capitale a football internazionale, la gggente sta andando fora de capoccia, Romolo corre, Remo bestemmia, la Roma vince, la Lazio le busca, ma non si parla d’altro sotto il famoso Cupolone.

So’ questi due i testimoni della rivoluzione, alla faccia della Virginia, nel senso di Raggi che ormai conta gli ultimi. Fossi un partito qualunque candiderei uno dei due gemelli diversi, raccoglierebbero voti in quantità industriale, mica Calenda o Michetti che siano.

Mou ha intuito di essere capitato nella città giusta, fascinosa come lui, ma pure prostituta e nemmeno intellettualmente, cioè abile ad acchiapparti, usarti e poi lasciarti per strada, tra le buche e i cinghiali.

L’altro, il toscano screanzato di forma e sostanza, promette di dare alla squadra un calcio finora mai visto, basterebbe proseguire il lavoro del piacentino e piacente Inzaghi Simone e sarebbero, i laziali, felici e contenti, invece sono passati sai saluti romani di qualche gruppuscolo idiota ai berci di questo allenatore che gode di fama per l’avventura napoletana.

Prepariamoci a cachinni, schiamazzi diurni e notturni, provocazioni di tipo vario e avariato. Ripensandoci, uno dei due potrebbe interpretare il ruolo di Jep Gambardella de “La Grande bellezza”: ”Non volevo essere semplicemente un mondano, volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo semplicemente partecipare alle feste, io volevo avere il potere di farle fallire”.

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