RIMINI, USCIRE DALL’ACQUA COME URSULA ANDRESS

 

di ELEONORA BALLISTA – Gli stabilimenti balneari della riviera romagnola hanno tutti, più o meno, la stessa impostazione: una lunga fila di piastroni di cemento di colore alternato (tipicamente bianco e azzurro) a dividere le sei colonne di ombrelloni, tre di qua e tre di là, che dal bar vanno quasi fino all’acqua.

Vado a fare il bagno rilassata; le mie figlie, ormai ragazze, hanno il loro giro di amici e sperimentano, sempre sotto controllo, le prime innocenti farfalle nello stomaco. Se non altro, per fortuna, è finito il tempo dell’ansia da perdita del piccolo con costumino rosso che, smarrito, attende i genitori al bagno Fiorella numero 152, come scandisce l’altoparlante.

A mollo resto poco e decido di tornare all’ombrellone quasi subito. Non sono ancora completamente uscita dall’acqua e già mi sento Ursula Andress in “Agente 007 Licenza di uccidere”, anche se il bikini non è bianco e non ho la pistola legata ad una coscia. In effetti non vedo nemmeno James Bond…

Svanito presto il refolo cinematografico, mi accingo con passo altero a percorrere la suddetta passatoia di piastroni. Cammino lenta, come farebbe una modella sulla passerella di una sfilata di moda. Mi sento osservata, ma non è vero, nessuno mi guarda.

Perché dovrebbero?

Ad un certo punto, circa a metà, incrocio due ragazze. Sono perfette, fisico mozzafiato, lo slip del costume che si appoggia sui fianchi senza intaccarne minimamente la curva sinuosa. Abbronzatura uniforme, tipica di chi è al mare da almeno 10 giorni o più (non come me che sono arrivata ieri). Loro sì che possono camminare fiere, catalizzando gli sguardi come fenomeni della natura.

Ho appena passato la metà del percorso e già partono le autogiustificazioni: sì, loro sono più belle, ma sono anche più giovani e non hanno ancora fatto figli e poi, magari, sono di costituzione esile, sono proprio così di natura…

Niente, non ci credo nemmeno se me lo ripeto a voce alta. Le suddette affermazioni sono certamente vere, ma solo in minima parte sono la ragione per cui io non sono come loro.

La verità è che sono pigra, dovrei mangiare di meno e muovermi di più. Dicono che la presa di coscienza di un problema sia il primo passo in direzione della soluzione.

Speriamo. Mi impegno. Promesso.

Vado a cercare James che oggi aveva una gara di golf. Avrà finito?

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